28/04/09 - Dall’Egitto arriva una nuova idea di design, per presentare il processo evolutivo di una nazione che, pur convivendo con un importante passato, intende fare emergere una nuova identità egiziana del design.
In occasione del Salone Internazionale del Mobile (22-27 aprile), l’Egyptian Furniture Export Council presenta KYME: un’ampia ricognizione sul nuovo progetto di ricerca sviluppato in collaborazione tra 20 aziende egiziane leader nel settore dell’arredamento, 7 designer internazionali (Lita Albuquerque, Daniel Dendra, Harry & Camila, Karim Mekhtigian, Tarek Naga, Shinichiro Ogata e Frans Schrofer) e un gruppo di 20 giovani designer egiziani.
Nel suo intento di consolidare la sua identità all’interno dell’arena internazionale e di promuovere il suo know-how produttivo, l’industria egiziana del mobile ha preso le redini dell’organizzazione del primo Egypt Design + Industry Workshop. A questo forum creativo i maggiori talenti internazionali sono stati invitati a lavorare insieme ai giovani talenti egiziani per sviluppare una nuova identità per il “design egiziano”.
KYME presenta i risultati della prima fase di questo evento: prototipi che rappresentano sette differenti approcci al design egiziano, che mettono in evidenza aspetti diversi del paese nonché la ricchezza delle sue risorse e capacità produttive. KYME è l’antico nome dell’Egitto e significa “Terra nera”, riferito alla fertile vallata e al delta del Nilo arricchito ogni anno da uno strato fresco di limo nero portato dalle inondazioni del fiume. Durante queste inondazioni la terra si dissolve solo per ricristallizzarsi in una nuova forma.
Il flusso creativo portato da questa confluenza di produttori e designer è stato co-gestito da Rhimal Design del Cairo e dall’Istituto Europeo di Design – IED Centro Ricerche di Milano, per garantire la rilevanza sia locale che internazionale dell’evento. Le idee emergenti sono ispirate al caos apparente che caratterizza il ricco ambiente che è l’Egitto. La molteplicità degli strati culturali di questo paese ha costruito una certa pressione nel corso dei secoli. I designer hanno cercato di canalizzare i flussi di energia che ne sono derivati per creare i pilastri di una nuova identità da far conoscere al mondo. I protagonisti del processo si sono resi conto che ogni caos esplicito è una unità implicita. E’ una unità non soltanto di idee ma anche di realizzatori e pensatori, di oggetti e significati, di Oriente e Occidente.
Benché ogni designer abbia guidato il proprio gruppo di lavoro lungo una determinata strada, si sono materializzati dei filoni comuni che hanno cominciato a delineare una traccia di quell’identità perduta. I design emergenti hanno condiviso fonti comuni prendendo come punto di partenza i vari aspetti dell’Egitto e dando vita a una collezione completa ispirata alla morfologia, alla natura, alle storie locali del paese, nonché al suo passato, presente e futuro.
L’Egypt Design + Industry Workshop è stato iniziato dall’Egyptian Furniture Export Council nel dicembre 2008, finanziato dall’Industrial Modernization Centre e gestito da Expolink. Questo è il primo passo di un lungo processo finalizzato a costruire un’identità forte e importante per l’arredamento e il design egiziano.
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