17/02/2009 – Si è concluso con la vittoria dello team ASZ partners, guidato dall’arch. Andrea Sensoli il concorso di idee per la riorganizzazione e riqualificazione dell'area interessata dai rinvenimenti archeologici in zona Porta Valle a Jesi (An). Secondo posto ex aequo per gli architetti Paola Bravi e Massimiliano Procaccini, mentre si è classificato al terzo posto della competizione l’arch. Nazzareno Petrini.
Fine ultimo del concorso, lanciato nell’agosto 2008 dall'amministrazione locale, valorizzare l’area urbana di Piazzale San Marino, sede di recenti scoperte archeologiche d’età romana nonché di un lavatoio coperto realizzato negli anni Settanta
La proposta vincitrice parte dallo studio dei principali elementi architettonici della piazza - il blocco lavatoio, le mura storiche, i reperti archeologici - identificando in essi le direttrici principali per la suddivisione della piazza in una maglia irregolare, caratterizzata dalla presenza di nuove piastre in cemento collocate su varie altezze, a generare un gioco di dislivelli attraversati da rampe per gli utenti diversamente abili, da cui ricavare nuove sedute o spazi per la sosta.
Il fabbricato dell’ex lavatoio rappresenta l’emergenza architettonica al cuore del progetto. “Da riflessioni e osservazioni sulla piazza in generale come luogo di ritrovo e di attrattiva sociale è scaturita in noi l'idea di poter utilizzare la zona del lavatoio per la realizzazione di un locale. Le piazze in cui non c'è una vera e propria attrattiva diventano spesso oggetto di degrado e di abbandono. La presenza di un locale quindi non solo valorizzerebbe il lavatoio a livello architettonico, ma rappresenterebbe anche un fulcro di interesse a livello sociale, permettendo inoltre ai clienti di poter usufruire dello spazio esterno della piazza e delle sue sedute”, spiega il team vincitore.
La proposta immagina di sopraelevare di circa 1 metro il solaio di copertura dell’edificio, utilizzando cemento naturale e supporti laterali in vetro e metallo. In omaggio alla funzione originale del fabbricato, un velo di acqua scivola sul tetto per poi convogliare in una sottostante parete vetrata.
Per quanto riguarda gli spazi esterni, massima attenzione è stata dedicata alla presenza dei reperti romani. Dei tagli luminosi, collocati lungo il perimetro delle mura storiche ne esaltano la presenza; illuminati anche i blocchi in polipropilene sovrastanti l’area degli scavi, pensati per essere rimossi senza alcun danno e, una volta reso agibile il sito archeologico, sostituiti da superfici trasparenti attraverso cui osservare i reperti. Cemento naturale per la nuova pavimentazione della piazza.
Un manto verde riveste il lato delle mura che separa l’area dell’ex lavatoio da via San Marino, a sottolineare le presenza delle antiche vestigia della città. Intesa come quinta storica della piazza, questa porzione di mura viene individuata dal team vincitore come futura sede di installazioni artistiche.
Al primo classificato è stato attribuito un premio di circa 5mila euro.
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