29/01/2009 - L’American Institute of Architects (AIA) ha annunciato ufficialmente i vincitori degli AIA Institute Honor Awards 2009, premio assegnato annualmente a casi di eccellenza nella progettazione per le categorie “Architettura”, “Architettura d’interni” e “Progettazione Urbana e Regionale”.
Selezionati tra oltre 700 candidati, i 25 destinatari del prestigioso riconoscimento saranno premiati il prossimo aprile durante l’”AIA National Convention and Design Exposition 2009” a San Francisco.
Nove i vincitori per la categoria “Architettura”. “Si tratta di progetti che hanno avuto un impatto spettacolare sul tessuto sociale e materiale delle aree di destinazione. Molti sono stati disegnati con budget contenuti, e un certo numero di essi riguarda la rigenerazione di strutture esistenti o l’ampliamento di volumi già costruiti”, spiegano gli organizzatori del premio.
A far parte della commissione giudicatrice per questa categoria, sono stati: David Lake (Lake - Flato Architects) in qualità di presidente; Carlton Brown (Full Spectrum); Michael B. Lehrer (Lehrer Architects); James J. Malanaphy (The 160 Group); Paul Mankins (Substance Architecture Interiors Design); Anna McCorvey, (Northeast Quad); Anne Schopf (Mahlum Architects); Suman Sorg (Sorg and Associate) e Denise Thompson (Francis Cauffman).
Riportiamo di seguito i nomi dei progetti vincitori e le motivazioni ufficiali attribuite dalla giuria in relazione al conferimento del riconoscimento:
- John G. Waite Associates Architects, “Basilica of the Assumption”, Baltimora, Maryland
La Basilica (anche nota come Cattedrale di Baltimora) rappresenta un punto di riferimento architettonico importante ed un capolavoro dello stile federale. Il suo restauro rimuove un secolo e mezzo di alterazioni per riportare alla luce l’idea di luminosità e di configurazione spaziale di Benjamin Henry Latrobe. La cattedrale, adesso perfettamente funzionante, serve i fedeli di Baltimora, recuperando uno dei progetti architettonici più brillanti d’America realizzato dal primo architetto professionista statunitense, che, col suo lavoro, influenzò fortemente lo sviluppo dell’architettura del paese.
La cattedrale risplende come luogo di culto ed infonde un senso di apertura, ad incarnare simbolicamente l’anima della comunità. Il vetro, il legno e la struttura portante ispirano riflessione e contemplazione attraverso l’uso della luce, della materia e della forma.
Il centro integra aree comuni, luoghi per lo studio e servizi per lo sport, un teatro e un parcheggio sotterraneo. Sfidando l’idea di un singolo edificio di grandi dimensioni aperto su una piazza ad esso proporzionata, il progetto prevede più volumi, interconnessi da un continuum di spazi abitabili ritmato dalla presenza di giardini e tetti verdi.
Questo centro ampio 74,000 metri quadri, collocato in uno dei quartieri più poveri di Chicago, rappresenta un efficace contributo al progresso sociale dell'intera zona, offrendo a un gruppo di 300 utenti, dagli 8 ai 18 anni, tutti residenti in zona, un luogo dove poter passare in maniera costruttiva il proprio tempo libero.
- Grimshaw Architects, “Horno³ - Museo del Acero”, Monterey, Messico
Horno3: Museo del Acero” ha segnato il pieno recupero di un altoforno costruito attorno al 1960 ed abbandonato per molti anni. La struttura ospita attualmente un museo,dove una mostra interattiva riporta in vita l’antica fornace, permettendo ai visitatori di effettuare un tour all’interno di un “pezzo” di storia industriale.
La sfida era trasformare un edificio rigidamente diviso ed energeticamente inefficiente in un centro universitario dinamico e sostenibile. La struttura esistente è stata integrata nel nuovo polo, il che ha consentito di detrarre circa 8 milioni di dollari dai costi di costruzione. Il progetto è stato completato con successo a quattordici mesi di distanza dall’uragano Katrina ed è altamente sostenibile.
La nuova sede del New York Times Building incarna molti principi trascendentali appartenenti alla buona architettura – volume, vista, luce, rispetto per il contesto, relazione con l’intorno urbano – attraverso un progetto accogliente ed aperto, che regala ai suoi utenti la sensazione di avere la città tutt’attorno.
- Leddy Maytum Stacy Architects & Paulett Taggart Architects, “Plaza Apartments”, San Francisco, California
Collocato a San Francisco in un’area soggetta a riqualificazione urbana, il lavoro disegna un caseggiato a nove piani, dotato di 106 abitazioni destinate ad essere assegnate permanentemente ai senza casa della città. L’iniziativa rappresenta un esempio pilota all’interno del più ampio piano per la lotta alla povertà lanciato dell’amministrazione cittadina col proposito di eliminare il “problema casa” nel giro di un decennio. La proposta disegna inoltre un presidio sanitario a disposizione dei residenti.
Costruita con materiali efficienti e a basso costo, questa casa nella Hudson Valley di New York è collocata su una distesa verde con vista su un piccolo lago privato. Delle finestre operabili ed i lucernai permettono alla brezza estiva di soffiare attraverso la casa.
Dieci i progetti premiati per la categoria “Architettura d’Interni” in quanto "capaci di utilizzare sapientemente la luce naturale e di fornire approcci innovativi a comuni problemi di progettazione".
A far parte della giuria, presieduta da Mark P. Sexton (Krueck & Sexton Architects) Joan Blumenfeld (Perkins + Will); Elisabeth Knibbe (Quinn Evans Architect); Arvind Manocha (Los Angeles Philharmonic Association) e Kevin Sneed (OTJ Architects).
Ecco i nomi dei vincitori e dei relativi progetti:
- STUDIOS Architecture, “Barclays Global Investors Headquarters”, San Francisco;
- Mark Cavagnero Associates, “Chronicle Books”, San Francisco;
- Christoff: Finio architecture, “The Heckscher Foundation for Children”, New York City;
- David Jameson Architect, "Jigsaw", Washington, D.C.;
- NBBJ, “R.C. Hedreen”, Seattle;
- Diller Scofidio + Renfro, “School of American Ballet”, New York City;
- Lyn Rice Architects, “Sheila C. Johnson Design Center”, New York City;
- Lehman Smith McLeish, “Tishman Speyer Corporate Headquarters”, New York City;
- Robert M. Gurney, “Town House”, Washington, D.C.;
- LAB architects, “World Headquarters for IFAW”, Yarmouth Port, Massachusetts.
Sei i progetti vincitori della categoria “Regional and Urban Design”. A far parte della giuria, presieduta da Jonathan J. Marvel (Rogers Marvel Architects), Samuel Assefa (Department of Planning and Development City of Chicago); Tim Love (Utile Inc. / Architecture + Planning); Ivenue Love-Stanley (Stanley Love-Stanley) e Stephanie Reich (Planning Division City of Glendale).
Questi i nomi dei vincitori e dei relativi lavori:
- Skidmore, Owings & Merrill, “Foshan Donghuali Master Plan”, Guangdong, China;
- University of Arkansas Community Design Center, “Between Neighborhood Watershed & Home”, Fayetteville, Arkansas;
- Sasaki Associates, Inc. + Skidmore, Owings & Merrill, “Southworks Lakeside Chicago Development”, Chicago;
- Lee + Mundwiler Architects, “Central Park of the New Radiant City”, Guangming New Town, Cina;
- Skidmore, Owings & Merrill, “Treasure Island Master Plan”, San Francisco.
|