21/11/2008 - É il team guidato da Emilio Caravatti il vincitore del concorso di progettazione internazionale per il Campus della cultura a Vercelli, all’interno dell’area dell’ex ospedale S. Andrea.
A seguito di un’approfondita analisi del grande spazio vuoto generato dello smantellamento della struttura ospedaliera, e con la costante consapevolezza della scala del sistema, il progetto è stato pensato per conferire un carattere urbano e sociale all’area di destinazione.
Ne deriva la scelta di una struttura imponente, in costante comunicazione con l’edificato circostante. Dal rapporto tra la mole del volume e l’area urbana esistente prende forma la nuova piazza urbana, scandita dal verde e dalle vasche d’acqua che, nella loro lunghezza, esaltano la morfologia del vicino porticato.
La nuova aula magna e le aule per la didattica saranno ospitate all’interno dell’ex padiglione 18 dell’ospedale. Il blocco genererà attorno a sé una vivace area pubblica cittadina, mettendo in connessione viale Garibaldi, la nuova piazza e i flussi direzionali verso la stazione.
Lo schema relazionale dell’edificio mantiene la sezione originata dal padiglione neoclassico. Il mastodontico colonnato del padiglione “ex 18” conduce alla corte interna - luogo di connessione tra le unità funzionali (biblioteche, università, parcheggi, città) - e ne regola gli accessi al pubblico confermando la sua forte vocazione urbana.
La biblioteca universitaria e la biblioteca civica saranno invece ubicate dove una volta si trovavano il reparto femminile e la farmacia dell’ospedale. Tutti i volumi sono collegati dal lungo porticato.
Una torre libraria è pensata come “quinta e punto di fuga della piazza, silenziosa massa di cemento miscelato ai colori delle terre, appoggiata a chiudere e completare la continuità dei fronti esistenti”. L’area destinata ai parcheggi si struttura in due sezioni generate dalla presenza di altrettante lastre in cemento inclinate in direzioni opposte l’una all’altra.
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