11/11/2008 – È
Christian Rübbert il progettista vincitore della competizione per la riedificazione della
Banca Popolare dell’Alto Adige a
Bolzano. La struttura dispone già di diverse sedi, collocate in differenti ubicazioni, il progetto è pertanto finalizzato alla costituzione di un’unica, grande location centralizzata dove posizionare tutti gli uffici della filiale.
Al concorso hanno preso parte 63 progettisti. Stephan Dellago (Varna) ha meritato il secondo posto, mentre Franziska Orso e Ulrike Pitro (Vienna) sono salite sul terzo scalino del podio. La commissione giudicatrice era composta dagli architetti Andreas Hild (presidente), Elena Galvagnini, Markus Prackwieser, dall’ing. Hansjörg Letzner, da Hansjörg Bergmeister, presidente della Banca Popolare - Volksbank, Paul Zanon, condirettore generale e da Wolfgang Pichler, responsabile di servizio.
Il progetto vincitore disegna il nuovo volume secondo criteri stabiliti dallo standard “CasaClima A”. Nella motivazione fornita dalla giuria in relazione alla vittoria dello studio bolzanino si legge: “le scelte costruttive evidenziano l’elevata qualità urbanistica del progetto. Accanto a spazi esterni piacevoli saranno creati posti di lavoro in armonia con il contesto circostante. Al contempo le percorrenze interne sono ridotte al minimo”.
L’edificio firmato Rübbert si strutturerà su quattro livelli superiori, dove saranno ubicati gli uffici, e su tre piani sotterranei, dove troverà collocazione un parcheggio per autovetture. Il progetto prevede la realizzazione di uffici moderni, luminosi e funzionali, di una sala fitness, e di aree destinate ad ospitare un asilo nido aziendale. I lavori partiranno nella primavera del 2009 e termineranno a fine 2011.
Delle menzioni speciali sono state attribuite a Oliver Mantinger (Merano), Armin ed Alexander Pedevilla (Brunico) e Daniel Hora (San Martino in Passiria/Vienna).
Nel lavoro presentato da Pedevilla due corti sono ubicate al centro del complesso. La prima area, posta all’ingresso della struttura, è una sorta di piazza urbana che offre accesso diretto all’area pubblica. La seconda, caratterizzata da un lussureggiante spazio verde, è pensata come luogo dove trovare pace e relax. I punti d’incontro e le zone di servizio sono collocate nel corpo centrale della struttura.
La facciata esterna a pian terreno, in vetro trasparente, è sovrapposta a una struttura semi trasparente che caratterizza il livello superiore dell’edificio. Il progetto tiene conto di tutte le esigenze di sicurezza del volume, ma ne modifica il carattere “introverso”, alleggerendolo. Il tetto verdeggiante dell’edificio offre un luogo di riposo per il personale. Gli uffici sono ben illuminati grazie alla fattura della facciata e alle corti centrali interne.