27/11/2008 – È ufficiale: sarà lo studio di architettura londinese Metropolitan Workshop a progettare il nuovo Museum of Conflict di Tripoli (Libia). Il lavoro, selezionato a seguito di un concorso a numero chiuso, prevede la creazione di un contenitore dove allestire mostre permanenti e temporanee dedicate alla storia dello stato nordafricano, dalla fase pre-coloniale, passando per le dominazioni straniere fino alla riconquista dell’indipendenza.
Il museo si estenderà su una superficie pari a 15.000 metri quadri. A proteggere i volumi interni, un involucro leggero e coprente, ideato per conferire alla struttura una forma dinamica, ben coesa all’ambiente circostante e funzionale. La corazza esterna filtrerà la luce solare, offrendo ombra e riparo al pubblico anche nei mesi più torridi.
Nel progetto, la relazione tra la configurazione dei piani (che attraversano e “tagliano” la struttura) e gli angoli generati nelle aree interne dallo spigoloso involucro esterno genera una sequenza di spazi aperti e chiusi. La pianta di ciascun livello si sviluppa in base a un modulo quadrangolare.
Al piano inferiore è prevista la realizzazione di un ampio spazio dove ospitare una permanente sull’evoluzione storica del paese. Sul primo piano saranno ubicati spazi espositivi dedicati alle lotte per l’indipendenza, mentre all’interno del secondo avranno sede le mostre dedicate alla storia della rivoluzione nazionale.
L’ultimo piano del complesso verrà utilizzato per l’allestimento di esposizioni dedicate alla riconciliazione e al ricordo, assieme a un’area congressuale. La struttura comprenderà un centro educativo dotato di biblioteca e aree per la lettura, uffici amministrativi magazzini, sale di preghiera, una caffetteria e un bookshop.
Il museo sarà ubicato in un area a ovest del centro cittadino, all’interno di una fascia verde, nei pressi di alcune importanti strutture pubbliche come la People’s Hall. Gli spazi del volume sono parzialmente interrati, permettendo alla struttura di integrarsi perfettamente alla topografia attuale e futura del sito. A caratterizzare quest’ultima, secondo quanto stabilito dal progetto, un Parco del Ricordo, coltivato a papaveri, che fiancheggerà l’ingresso principale dell’edificio.
Marko Neskovic di Metropolitan Workshop così commenta il lavoro: “Il museo sarà un contenitore unico per raccontare storia della Libia - tanto al pubblico locale, quanto a quello internazionale - e rendere consapevoli le generazioni future dei costi che una guerra comporta. La sfida per Metropolitan Workshop era ideare uno spazio appropriato per comunicare questo messaggio. Abbiamo attinto a diverse risorse: le dune, i tradizionali accampamenti dei beduini e quelli “mimetici” dei militari. Il risultato è una struttura di grande impatto scenico che allude al tema del conflitto, rispondendo perfettamente al contesto ambientale circostante”.
I lavori di realizzazione partiranno nel settembre 2009 e dovrebbero terminare alla fine del 2011.
|