SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Minicucine

Casa per tutti: un modulo abitativo d’emergenza
I progetti vincitori e i prototipi realizzati in mostra alla Triennale
Autore: cecilia di marzo
segnala ad un amico | versione stampabile
Dimensione testo  
06/06/2008 - Si è concluso Il concorso internazionale “Casa per tutti”, indetto dalla Fondazione Triennale di Milano con il patrocinio del Politecnico di Milano. Proposto e curato dal prof Raffaele Pugliese nell’ambito delle iniziative di Triennale Architettura, curate dal Prof. Fulvio Irace, responsabile scientifico settore Architettura e territorio, in sintonia con il tema della mostra, il concorso si proponeva di confrontare progetti di moduli abitabili adatti a rispondere alle emergenze abitative delle aree metropolitane e delle aree colpite da improvvise calamità naturali o da eventi catastrofici imprevedibili, per indagare i paradigmi della dignità dell’abitare da garantire a tutti anche nelle situazioni transitorie e di breve periodo. Al concorso, aperto a tutti i giovani di età inferiore ai quaranta anni e in possesso di una laurea in Architettura/Design/Ingegneria, hanno partecipato 130 progetti provenienti da 25 nazioni (Francia, Spagna, Corea, Brasile, Olanda, Argentina, Uruguay, Colombia e Portogallo) per un totale di n 321 partecipanti tra singoli e gruppi: età media, 30 anni. Ne è scaturito un panorama interessante e variato, in cui, accanto alla ricerca sull’indagine modulare alla scala di design dell’oggetto, è stata da molti sviluppata la necessità di sottrarre a questo tipo di manufatti la tradizionale idea di precarietà in funzione di una più sciolta composizione urbana.
 
La giuria composta da Raffaele Pugliese (Presidente), Gabriele Del Mese, Fulvio Irace, Carlos Sambricio e Cino Zucchi ha selezionato i progetti sulla base dei seguenti criteri:
- originalità e qualità complessiva della proposta progettuale;
- coerenza della proposta progettuale con il programma del bando;
- fattibilità tecnica ed economica della proposta progettuale ed ha valutato le proposte progettuali dal punto di vista della loro rispondenza ai caratteri generali e specifici del bando che tendevano ad orientare i concorrenti a progettare un modulo flessibile  in grado di adattarsi facilmente alle diverse necessità dell’abitare e altrettanto in grado di relazionarsi con i paesaggi naturali e costruiti.

Dopo un interessante confronto sui temi della precarietà e dell’urbanità, a conclusione dei lavori ha proclamato i vincitori attribuendo i seguenti premi:
1° premio - Piero Barbanti e Luca Tontini
2° premio - Fernanda Mastroianni
3° premio - Maura Percoco e Fabio Cutroni.
 
Ritenendoli portatori di interessanti contributi rispetto ai temi del bando, la giuria ha inoltre ritenuto di segnalare i seguenti progetti:
- Ana Maria Lopez Ortego e Harold Guyaux;
- Narvaez Bautista Hana Hosi e Jorge Alberto Cendejas Ayala;
- Luca Astorri, Lorenzo Crotti, Paolo Giacomazzi, Keigo Kobayashi e Rossella Locatelli;
- Tiziana di Zinno, Gianluca Pozzi, Fabrizio Gurrado;
- Enrico Pasqua, Joao Silva, Davide Gernone, Anna Maria Ferrantini, Roberta Paruta.
- Lucio De Luca e Mariarosaria De Luca.
 
Il modello in scala 1/1 del progetto vincitore, costruito a cura della Triennale di Milano, è esposto nel parco attiguo alla Mostra “Casa per tutti”, i progetti premiati e quelli segnalati sono esposti nell’ambito della stessa Mostra.
 
Lo stesso bando del concorso è stato proposto ad un gruppo selezionato di architetti, che hanno realizzato prototipi in scala reale di moduli abitativi adatti a rispondere alle stesse finalità e con le stesse prestazioni richieste dal bando internazionale e che sono esposti in Triennale.
 
Prototipi di emergenza
Atrio
 
MVRDV – Clothes House: una seconda vita per il milione di tonnellate di tessuti che ogni anno vengono buttati via nel mondo, una casa come unità archetipica minimalista, costruita con balle di vestiti riciclati.
 
Giardino
 
1. Andreas Wenning/Baumraum – Winding Nest: un materiale semplice come il legno per proteggersi dalle angosce della città contemporanea, un rifugio postmoderno che trova nell’albero e nella natura il mezzo per un ritorno a una concezione archetipica dell’abitare.
 
2. Alejandro Aravena – Elemental: una società mista pubblico-privata garantisce la costruzione di una metà della casa in pannelli di cemento prefabbricato, al resto provvedono gli abitanti stessi, nella convinzione che per garantire a tutti identiche opportunità sociali la collocazione in ambito urbano sia molto più importante delle dimensioni.
 
3. Massimiliano e Doriana Fuksas - Deep Purple: una “lanterna arancione che galleggia nell’oceano”, un giardino, tre piani luminosi sostenuti da un “albero” centrale e arredati con mobili gonfiabili, per una casa/rifugio con struttura in ferro e tamponamenti in pannelli in fibra di vetro.
 
4. I-Beam Design – Pallet House: pensata per i rifugiati del Kosovo nel 1999 e riadattata per l’emergenza abitativa provocata dallo tsunami del 2004 nel sud-est asiatico, questa struttura sfrutta comuni bancali di legno come modulo costruttivo.
 
5. Kengo Kuma – Umbrella House: un’abitazione costituita da ombrelli come unità base, fissati da cerniere
comunemente utilizzate per le mute da sub e sostenuti da una capriata composta di bacchette da ombrello.
 
6. Cino Zucchi – Villaggi Veloci: padiglioni ispirati ad elementi archetipici, come la tenda e la capanna di tronchi, per rispondere ai bisogni di un abitante in condizioni “limite” e per creare un “ambiente collettivo” attraverso l’appropriazione degli spazi di transizione.
 
7. Piero Barbanti e Luca Tontini – Primo premio Concorso “Casa per tutti”: un abitazione che assicura razionalità ed economicità costruttiva e allo stesso  tempo flessibilità d’uso, a partire da un modulo base in legno lamellare montato a secco, variamente componibile per single, giovani coppie o famiglie, in situazioni a bassa o alta densità.
 
8. Cruz Roja Peruana + IFRC – Peru Shelter: Grazie all’impiego di materiali locali e di tecniche costruttive facilmente trasmissibili, questo modulo abitativo rappresenta un rifugio rapido ed economico per le popolazioni colpite dal recente terremoto del Peru, che possono partecipare attivamente alla sua realizzazione.
9. World Shelters – U-Dome: Derivata dalle strutture di Buckminster Fuller, le prime versioni di questa cupola sono state utilizzate in Guatemala e in Libano per operazioni umanitarie. La leggerezza del materiale plastico di cui è composta la rende facilmente trasportabile e velocemente costruibile.
 
Visita il sito della mostra

Fonte: comunicato stampa Triennale


  •   Progetto 1° classificato

  •   Progetto 2° classificato

  •   Progetto 3° classificato


  •   Scheda evento:
    Mostra:
    22/05-14/09 MILANO
    Casa per tutti














    Consiglia questa notizia ai tuoi amici

    ULTIME NEWS SU RISULTATI
    10.03.2011
    Young Architects Program MAXXI: vincono i romani stARTT
    02.03.2011
    Areale ferroviario di Bolzano: vince il team di Boris Podrecca
    28.02.2011
    'Progetto in evoluzione. Giò Ponti e Villa Favorita a Valdagno': gli esiti del concorso
    le altre news

    1
    2
      Scheda evento:
    22/05-14/09 MILANO
    Casa per tutti

     NEWS CONCORSI
    +18.04.2024
    Iscrizioni al via per il 4° Reuse the Ruin
    +08.04.2024
    Premio Internazionale di Architettura Sacra 2024
    +04.04.2024
    Architettura del Paesaggio: al via l’ottavo City‘Scape Award
    +02.04.2024
    Narni realizza un monumento da dedicare al cinema
    +25.03.2024
    Sguardi Civici 2024: call di fotografia urbana
    tutte le news concorsi +

    Singular Configurator
    Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicit� |  Rss feed
    � 2001-2024 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n�iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
    Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 � Riproduzione riservata