10/04/2008 - Si è concluso il concorso internazionale per il nuovo centro museale della città russa di Perm. Il Centro di Architettura Contemporanea in Russia ha annunciato la graduatoria dei vincitori del concorso: si tratta di due primi premi ex aequo allo svizzero Valerio Olgiati e al russo Boris Bernaskoni, terzo posto all’architetto anglo-iracheno Zaha Hadid.
La giuria, composta tra gli altri dagli architetti Arata Isozaki, Ben van Berkel, Peter Zumthor, Alexandr Kudriavzev (Presidente dell’Accademia degli Architetti Russi) e Mikail Piotrovski (Direttore del Museo dell’Hermitage) ha, inoltre, assegnato otto premi speciali:
Acconci Studio + Guy Nordenson and Associates (New York, USA)
Alexander Brodsky bureau (Moscow, Russia)
Asymptote Architecture PLLC, Hani Rashid and Lise Anne Couture (New York, USA)
Esa Ruskeepaa (Helsinki, Finland)
Meili, Peter Architekten AG (Zurich, Switzerland)
A – B (Moscow, Russia)
Søren Robert Lund Arkitekter (Copenhagen, Denmark)
Totan Kuzembaev Architectural workshop (Moscow, Russia)
Il PermMuseumXXI con una superficie di 16.000 mq è il nuovo edificio per la Perm Art Gallery, uno dei più importanti musei d’arte della Russia e il più importante della regione degli Urali. Il nuovo edificio, il primo costruito in Russia per soddisfare le necessità ideologiche e tecnologiche del XXI secolo, sarà icona dell’architettura contemporanea e il più moderno museo della Russia. Il PermMuseumXXI servirà come punto di richiamo per la città e la regione come il Guggenheim Museum a Bilbao di Frank Gehry, il Kiasma a Helsinki di Steven Holl, la Kunsthaus a Graz di Peter Cook e il MXXI a Cincinnati di Zaha Hadid.
Il museo progettato dal team Valerio Olgiati (Fabrizio Ballabio, David Bellasi, Aldo Duelli, Nathan Ghiringhelli, Tamara Olgiati, Valerio Oliati) varia le proprie dimensioni a seconda dei livelli. La forma e le relative dimensioni seguono il susseguirsi delle varie funzioni dei piani.
Quest’idea pragmatica trasforma e conferisce all’edificio un aspetto particolare e rappresenta l’espressione di uno spazio quasi di culto. La sua dimensione lo rende leggibile come segno distintivo nel contesto urbano e suburbano. L’intera costruzione, la facciata, le pareti e le lastre di rivestimento sono in cemento bianco prodotto in situ.
Il nucleo centrale contiene gli ascensori, due scale di emergenza, condotti per gli impianti e spazi di servizio. La lobby principale dell’edificio è ubicata all’ingresso e da qui è possibile raggiungere il foyer del museo tramite l’ascensore, l’auditorium al piano interrato o l’education center e la biblioteca al primo piano per mezzo delle scale. All’interno del museo una scala a chiocciola collega fra loro tutti i piani.
Tutte le lastre di facciata sono progettate come lastre scanalate con gli impianti tra le nervature. Il nucleo centrale di 12x12 m equilibra le forze orizzontali e verticali. Due pareti attraversano il nucleo e fungono da sistema strutturale, a travatura reticolare, di sostegno della facciata. Questa soluzione permette, inoltre, di ottenere stanze libere da pilastri.
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