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25/02/2008 - La progettista anglo-irachena Zaha Hadid firma l’ampliamento del Middle East Centre del St Anthony College di Oxford. Qualche settimana fa la presentazione ufficiale del progetto.
Si tratta di una esuberante e dinamica architettura destinata a sorgere in uno dei più tradizionali quartieri della città, dove trovano spazio edifici bassi in stile vittoriano. Questo il motivo che ha portato la Oxfordshire Architectural and Historical Society e la Oxford Civic Society – due associazioni che si occupano dell’archeologia, della storia e dell’architettura di Oxford e del suo impatto sull’ambiente – a mettere in discussione l’adattabilità del nuovo edificio al contesto.
La avveniristica struttura si chiamerà “Softbridge Building” poiché fungerà da “ponte” di collegamento tra due edifici storici del quartiere: una moderna scultura che sembrerà esser cascata giù dal cielo per incastrarsi tra le due antiche strutture.
Sarà rivestita in vetro composito e si svilupperà su una superficie di 1200 metri quadrati distribuiti su tre livelli. Al piano terra sono previsti spazi espostivi insieme ad un’area di accoglienza; il primo piano ospiterà una sala lettura insieme ad un deposito per i libri, mentre la biblioteca sarà sistemata al secondo piano.
Una serie di lucernari consentirà l’illuminazione naturale del piano che accoglierà la biblioteca, mentre la facciata esposta a sud sarà dotata di finestre realizzate in “Fritted Glass”. Si tratta di una speciale tipologia di vetro che utilizza uno strato protettivo di ceramica smaltata a disegno visibile per il controllo dell’accumulo termico solare. Il disegno viene a crearsi dalla fusione ad alta temperatura del vetro opaco o trasparente con il materiale vitreo del substrato. Il substrato é semi-temperato o temperato per prevenirne la rottura dovuta a stress termici.
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