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Brasilia: il centenario Niemeyer stupisce con un nuovo progetto
Una torre di 170 m con due enormi petali di vetro
Autore: roberta dragone
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20/02/2008 - Alla invidiabile età di 100 anni, l’architetto brasiliano Oscar Niemeyer stupisce il mondo con un nuovo progetto per Brasilia: una torre di 170 metri di altezza arricchita da due enormi “petali” di vetro. La notizia del progetto, già ribattezzato la “Torre Eiffel di Brasilia”, è stata diffusa dal quotidiano “Correio Braziliense”.

I primi disegni presentati dal celebre progettista considerato il “mago delle curve” mostrano un asse centrale cilindrico in cemento e due grandi “petali” di vetro che, immaginati a circa 100 metri dal suolo, conferiscono alla struttura una geometria che ricorda un fiore tipico della regione centrale del Brasile.

La struttura farà da sostegno ad una antenna per la trasmissione di segnale televisivo digitale. Sarà costruita entro l’anno – informa il giornale brasiliano – e costerà 12 milioni di dollari.

Entrambi i “petali”, come ama definirli l’autore stesso del progetto, saranno coperti da enormi cupole di vetro che copriranno ristoranti, verande ed un centro espositivo. Di qui sarà possibile godere di una privilegiata vista panoramica sulla città. L’accesso avverrà attraverso ascensori interni e chiusi poiché “non era imprescindibile” che questi fossero panoramici. Queste le parole dell’architetto brasiliano riportate dal Correio Braziliense.

Ad ispirare il celebre progettista centenario è stata l’idea di “visitatori che si intrattengono per bere un bicchiere, conversare, e commentare le bellezze della capitale, che in quei momenti sembrano loro ancora più belle”.

Niemeyer non ha infine celato tutta la propria soddisfazione dichiarandosi di essere riuscito con questo progetto in quello che l’ha guidato da sempre nel suo lavoro di architetto: “Creare sorpresa, spavento ed emozione”.

Nato il 15 di dicembre del 1907 a Rio de Janeiro, Oscar Niemeyer fu allievo dell’architetto di origine svizzera Le Corbusier. Considerato uno dei pionieri dell’architettura moderna e tra le principali figure del modernismo e dell’architettura funzionale, è oggi definito il “Mago” delle curve in virtù della sua predilezione per le geometrie curve. L’opera che lo ha reso famoso nel mondo è stata la realizzazione di Brasilia che, costruita dal nulla tra il 1957 e il 1963, è oggi una sorta di grande museo all’aperto che espone i suoi maggiori lavori.


Leggi l'articolo pubblicato dal Correio Braziliense



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