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Foster firma il primo ‘Spaceport’ privato al mondo
L’ingresso da un profondo ‘solco’ tagliato nel paesaggio
Autore: cecilia di marzo
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18/09/2007 - Lo studio inglese Foster + Partners ha vinto il concorso internazionale per costruire il primo ‘Spaceport’ privato al mondo, The New Mexico Spaceport Authority Building.

La forma sinuosa dell’edificio nel paesaggio e i suoi spazi interni cercano di catturare il fascino e il mistero dei voli spaziali, riproducendo il brivido del viaggio nello spazio per i primi “space tourists”. Il progetto è di minimo impatto ambientale, sarà la prima struttura di questo tipo e servirà come modello per il futuro.
Lo Spaceport è una costruzione bassa che sorge nel paesaggio desertico del New Mexico e la forma organica del terminal, simile ad un’altura nel paesaggio, può essere vista dallo storico percorso di El Camino Real.
Utilizzando materiali locali e tecniche costruttive autoctone, sono state garantite la sostenibilità e la sensibilità nei confronti del contesto ambientale. Organizzato secondo uno schema altamente efficiente e razionale, lo Spaceport è stato progettato utilizzando come riferimento le dimensioni della navicella spaziale. Vi è inoltre un attento equilibrio tra accessibilità e privacy. Le aree per gli astronauti e gli spazi per i visitatori sono totalmente integrati con il resto dell’edificio per poter condividere a pieno il brivido del viaggio nello spazio. Le zone più sensibili, come la sala di controllo, sono invece visibili, ma hanno limitazioni di accesso.
Visitatori e astronauti entrano nell’edificio da un profondo “solco” tagliato nel paesaggio. I muri di sostegno formano uno spazio espositivo che documenta la storia del territorio e dei suoi abitanti, unitamente alla storia delle esplorazioni spaziali.
Il forte asse lineare continua in un piano espositivo che attraversa l’intero terminal conducendo al ‘superhangar’ ove sono ospitate la navicella spaziale e la stanza per le simulazioni di volo.
L’edificio, progettato per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica e godere di varie forme di energia alternativa, mira a ottenere il prestigioso LEED Platinum accreditation.
Il profilo basso è scavato nel paesaggio per sfruttare la massa termica, che protegge l’edificio dal clima del New Mexico e consente l’utilizzazione delle correnti occidentali per la ventilazione. La luce naturale filtra dal lucernario e a chiusura del terminal è prevista una facciata vetrata con vista sulla pista di decollo e atterraggio.

Lord Foster ha detto: “Siamo assolutamente emozionati all’idea di far parte di questo team dinamico scelto per il primo space terminal al mondo. Questo edificio tecnicamente e tecnologicamente complesso non costituirà solo una forte esperienza per astronauti e visitatori, ma anche un modello ecologico per i futuri Spaceport”.

  Scheda progetto: Spaceport America
Nigel Young/Foster + Partners
Vedi Scheda Progetto
Nigel Young/Foster + Partners
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Foster + Partners
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