25/09/2007 – Si inaugura domani, 26 settembre, presso la Galleria Jannone di Milano la mostra Vittorio Gregotti. Architetture 1970 – 1990 dedicata all’architetto milanese.
Oltre quaranta tra progetti e disegni realizzati dal 1970 al 1990, saranno esposti fino al 27 ottobre. In concomitanza con l’ottantesimo compleanno di Vittorio Gregotti, la Galleria espone progetti e disegni che coprono circa vent’anni - dal 1970 al 1990 - dell’ampia e importante attività dell’architetto.
Compito dell'architettura è di produrre un'ipotesi di ordine, non di ritrarre il caos che ci circonda. Il progetto è sostanzialmente strategia della resistenza, opera criticamente e richiede rigore e regole severe. Nei materiali vanno identificate delle tracce, piccoli segni, per governare la "generazione" del progetto. Il progetto deve avere un modo di "procedere lento e intenso, fatto di tracce discrete se non proprio segrete di segni generatori". Il “far consistere” del progetto richiede regole severe in un atteggiamento capace di rifuggire sia dall’ottimismo che dal pessimismo. Bisogna calmare l’ansia. Le virtù del progetto sono: semplicità, ordine, organicità, precisione.
Vittorio Gregotti da "Io scrivo che Gregotti progetta…" di Roberto Masiero
Tra i progetti in mostra: la nuova sede dell'Università della Calabria, il Centro Culturale di Belem a Lisbona, lo Stadio di Barcellona, la sede della Bayer a Milano, le architetture dell'area Bicocca, il concorso per P.le Cadorna, per la sistemazione del British Museum... e inoltre disegni e appunti di progetti, di idee realizzati a matita, pastello e penna. Nei disegni affascina la precisione del tratto, l'attenzione al particolare, la brevità sapiente.
Vittorio Gregotti, personalità tra le più note in campo architettonico e culturale a livello nazionale e internazionale, è nato a Novara nel 1927.
E' stato professore ordinario di Composizione architettonica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia , visiting professor presso le Università di Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harward, Philadelphia, Princeton, Cambridge (U.K.). Dal 1974 al 1976 è stato direttore del settore arti visive ed architettura della Biennale di Venezia. Dal 1963 al 1965 direttore di Edilizia Moderna; dal 1979 al 1988 direttore di Rassegna e dal 1982 al 1996 direttore di Casabella. Ha scritto numerosi libri da "Il territorio dell'architettura" (1966) sino a "L'architettura nell'epoca dell'incessante" (2007).
Fonte: comunicato stampa Gregotti Associati
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