28/06/2007 – Il concorso internazionale per la progettazione della Nuova Filarmonica di Szczecin in Polonia si è concluso con l’assegnazione del primo premio all’Estudio Barozzi Veiga (EBV) degli architetti Fabrizio Barozzi (italiano) e Alberto Veiga (spagnolo).
Szczecin è una delle città più grandi e interessanti della Polonia, con un paesaggio urbano in scala umana, tagliato dal fiume e dal lago.
Prima della II guerra mondiale, nell’attuale sito di progetto, vi era la “Konzerthaus”, l’auditorium, successivamente distrutto da operazioni militari.
EBV riconferisce al sito questa funzione, sottolineandone l'angolo e accentuando il cuore culturale della città attraverso un edificio forte, con una carica emozionale importante, che creerà quasi una nuova cattedrale per la città.
L’edificio nasce dallo spazio circostante: prende ispirazione dalle terrazze scoscese, dalle diverse verticalità degli edifici residenziali vicini, dai monumenti e dalle modanature neogotiche delle chiese, dagli edifici pesanti del classicismo, dalle torri pittoresche e dalle torrette di tutta la città. Gli stessi riferimenti che vi sono nell'architettura industriale di Szczecin, nel porto e nel cantiere navale, nelle braccia di gru ed alberi.
L’edificio viene trattato come strumento musicale in sè. Il punto di partenza è l’organo, che consta di molti elementi in piccola scala che nell’insieme formano una totalità armonica e interagiscono perfettamente con il luogo in cui sono inseriti.
La ricerca di EBV si è rivolta verso l'equilibrio tra la massa e la verticalità e il riferimento diretto è andato al pensiero espressionista che, così come la musica, rompeva la geometria, cercando un nuovo ritmo e trasmettendo emozioni.
Per i materiali della costruzione è stato scelto il vetro che ha permesso di esprimere al meglio l’idea progettuale e creare una nuova qualità. Per sottolineare il contrasto tra l’edificio e il suo intorno Barozzi e Veiga hanno creato un oggetto brillante, trasparente e verticale. L’edificio si comporta in tal modo come un minerale prezioso, un cristallo, che cambia a seconda delle stagioni e del tempo.
Di giorno è un oggetto leggero e brillante con il grigio del cielo di sfondo. Di notte si converte in una cattedrale brillante e spettacolare nella luce di Szczecin.
La forma dell'edificio riviene dalla città, ma contemporaneamente è in forte contrapposizione alla sua attuale configurazione. È il simbolo di ciò in cui Szczecin si converte, della città in divenire.
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