14/03/2007 – Si è concluso a Praga il concorso internazionale per il Nuovo edificio della Biblioteca Nazionale della Repubblica Ceca.
La Giuria composta da Zaha Hadid, Eva Jiřičná, Irene Wiese-von Ofen, José Grinberg , Petr F. Bílek, Vlastimil Ježek, Bohdana Stoklasová, Tony McLaughlin, John Eisler e Jan Kněžínek ha deciso di assegnare il primo premio al progetto dello studio inglese Future Systems (Jan Kaplicky, Volkan Alkanoglu, Maria Jose Castrillo Misha Kitlerova, Filippo Previtali, Georg Roetzl).
Al secondo posto gli inglesi Kevin Carmody e Andy Groarke (Carmody Croarke Ltd.).
Terzi i cechi di HŠH architekti (Petr Burian, Petr Hájek, Tomáš Hradečný, Jan Šépka).
Ai primi tre classificati, che avevano già ricevuto 20.000 euro per l’ammissione alla seconda fase, sono stati riconosciuti rispettivamente:
1° – 160 000 euro
2° – 120 000 euro
3° – 70 000 euro.
Il progetto vincitore
Fattore dominante nel progetto di Future Systems è l’uso della vegetazione per far sì che la Biblioteca sia un eco-edificio nel Parco Letna. “L’Architettura dell’edificio proposto è un volume tridimensionale che non tocca proprio la terra. Semplice, moderno, eccitante, ricco di colore ed unico. Un volume minimo che sporge al di sopra del livello degli alberi. È architettura per il terzo millennio. È architettura per persone, bambini, disabili e studenti. È architettura esterna ed interna in equilibrio. Spazi privati, spazi pubblici. Architettura che invita le persone ad entrare. Architettura con viste. Architettura felice. Architettura per il libro. Persone e libri dominano l’edificio. Ascensori e rampe rendono facile le movimentazione delle persone”.
Gli architetti scelgono soffitti acustici, pavimenti soffici e silenziosi al calpestio, arredi altrettanto morbidi e confortevoli, ambienti profumati e colorati. Tutto ciò per creare “un posto in cui trattenersi a lungo e con piacere, silenzioso, tranquillo. Un posto affascinante per poter pensare”.
A 30 metri di altezza, sulla sommità dell’edificio, è ubicato l’occhio, spazio unico, dinamico: punto di osservazione, caffé e sala di lettura.
"La sovrastruttura è disegnata come una cornice di acciaio strutturale con una griglia 12mx9m di pilastri interni, che sostiene un pavimento composito in travi di acciaio e lastre di calcestruzzo. La facciata è costituita da cavi tesi che supportano dei pannelli di alluminio. Questa “pelle” è collegata alla struttura interna tramite una trave circolare ubicata al settimo piano, che non solo funge da supporto della facciata 'sospesa', ma anche di una serie di archi di acciaio sulla sommità della struttura.
La luce naturale in tutte le aree pubbliche è ottenuta tramite finestre di forma circolare distribuite sulla pelle esterna, che ‘offrono’ dei forti collegamenti visivi con il mondo esterno e creano un’atmosfera confortevole e serena adatta alla contemplazione e allo sviluppo della creatività".
Per non dimenticare che “I libri sono maestri silenziosi”.
|