06/12/2006 – Sono stati resi noti i nominativi dei tre vincitori ex aequo del concorso per il Nuovo Palazzo di Giustizia di Parigi a Tolbiac–Halle Freyssinet.
La Giuria, presieduta da Massimiliano FUKSAS e composta da Christian CLERET, Joseph ABRAM, Josep ACEBILLO, Yves BOT, Jean Marie COULON, Francis CUILLIER, Michel DESVIGNE, Paul GOLDBERGER, Michèle LELOUP, Dominique PERRAULT, Wolf D. PRIX, Rudy RICCIOTTI, Benedetta TAGLIABUE, Francis TEITGEN e Bernard TSCHUMI, ha aggiudicato i tre premi ex aequo previsti per la categoria “professionisti” a:
• Josep Fuses e Joan M. Viader (Spagna)
• 3 BOX - Pacôme Bommier, Jonathan Bruter, Charles Girard (Francia)
• Fernando Donis e Katrin Betschinger (Olanda)
Sempre nella stessa categoria, tra le numerose menzioni, vi è anche una per i giovanissimi italiani dello studio –scape, Alessandro Cambi, Ludovica Di Falco, Francesco Marinelli e Paolo Mezzalana.
«Il Palazzo di Giustizia si lega alla tradizione monumentale dei grandi edifici pubblici di Parigi. Il centro del progetto è il grande vuoto della piazza d’accesso che si pone in continuità con la sequenza urbana degli spazi vuoti della Zac ricollegando il quartiere “nuovo “con il tessuto tradizionale a sud. In quanto spazio pubblico, diviene simbolo della relazione fra la Giustizia e i cittadini. Dalla piazza, in parte coperta dall’edificio preesistente della Halle Freyssinet, si accede alla Halle stessa, nodo distributivo dell’intero edificio da cui si ha accesso alle varie sezioni del tribunale. All’interno della Halle trovano spazio, sospese nel vuoto, le sale di udienza penali e civili. Al di sopra della Halle, una grande piastra di quattro piani illuminata da pati e sorretta da una struttura indipendente volta a preservare quella dell’edificio industriale accoglie il polo penale e parte uffici. Dalla piastra e dalla Halle si accede alla torre di 20 piani che ospita il polo civile e uffici. E’ costituita da due lame sottili, collegate da spazi comuni, e si inserisce con leggerezza nello skyline delle torri della BNF, pur costituendo un segnale urbano forte. La grande piastra di copertura prevista per coprire i binari diretti alla Gare d’Austerlitz, in continuità con l’Avenue de France, è destinata all’insediamento di circa 120.000mq d residenze, servizi ed uffici. Questi trovano spazio in una serie di isolati molto permeabili in senso trasversale, che creano, insieme agli spazi verdi, un fronte “morbido” verso l’Avenue de France e gli edifici preesistenti, e un fronte “duro” verso il Palazzo di Giustizia.
In corrispondenza della piazza gli edifici si “chiudono”, per proteggere e svelare progressivamente il grande vuoto di accesso alla Halle».
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