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Concluso il concorso per le scuole “Città sì, città no”
Vince il Liceo “A. Modigliani” con il Nuovo Auditorium di Padova
Autore: cecilia di marzo
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CONCLUSO IL CONCORSO PER LE SCUOLE “CITTÀ SÌ, CITTÀ NO”
05/06/2006 - È un progetto sul nuovo Auditorium di Padova elaborato dai ragazzi del Liceo Artistico “Amedeo Modigliani” il vincitore del concorso “Città sì, città no”, promosso dall’Ordine degli Architetti di Padova in collaborazione con la Provincia di Padova.
La proclamazione è avvenuta davanti a un pubblico di oltre 1.000 ragazzi delle scuole superiori di Padova che hanno aderito al progetto “L’Architettura incontra la scuola”. Un’iniziativa che ha accompagnato i ragazzi di 21 scuole durante l’anno scolastico attraverso incontri con esperti e visite guidate e che è terminata stamattina con la premiazione del concorso.
Per l’occasione, si è tenuta la conferenza dal titolo “Professione designer” dell’architetto di fama internazionale Michele De Lucchi. Una testimonianza ricca di spunti e di sollecitazioni per i ragazzi presenti: «Mi sono chiesto spesso in passato che cosa volesse dire progettare, disegnare oggetti per gli altri - ha detto -: la risposta non è il cercare di sentirsi creativi ma trovare e realizzare ciò che può far sentire creativi gli altri». Il designer, secondo De Lucchi, deve lavorare prima di tutto sulla “convenienza” dell’oggetto e sulla sua capacità di comunicare, ma oggi deve saper puntare anche all’“ecologia”, alla sostenibilità che sempre più diventa criterio imprescindibile nella progettazione.
Concludendo, De Lucchi ha lanciato alla platea attenta e affascinata un messaggio forte: «Quello che mi interessa di più è quando disegno per me stesso. Per il vostro futuro, la vostra professione, vi do un consiglio, scegliete con un solo criterio: fate quello che vi piace di più. Solo così possiamo meritarci di vivere la vita che vogliamo».

«Il concorso “Città sì, Città no” – ha spiegato Giuseppe Cappochin, presidente dell’Ordine degli Architetti di Padova - invitava ad un approccio di “lettura” critica della città, cercando di individuare luoghi frequentati quotidianamente che presentassero interesse per ricchezza o mancanza di qualità architettonica. Un’iniziativa che ha visto quest’anno, rispetto alla prima edizione, raddoppiati i lavori in concorso». 25, infatti, i lavori presentati (di cui 4 video), realizzati da 235 studenti di 11 scuole. Elaborati molto apprezzati dalla giuria e che, secondo De Lucchi, «sembrano usciti quantomeno dalle mani di universitari». L’elevato livello dei progetti presentati ha portato la giuria ad attribuire due menzioni speciali, aggiuntive rispetto ai primi tre classificati. A tutti loro andrà in premio un viaggio-studio a Lucerna, Basilea, Foresta Nera, Tumlingen. «Questo viaggio – ha detto sempre Cappochin - darà la possibilità ai ragazzi di incontrare l’architettura di altri paesi europei, potendo così ampliare le conoscenze acquisite durante il percorso».

Significativo il progetto vincitore, JEUX DES FORMES, premiato per la sua completezza e “arditezza”: il nuovo Auditorium di Padova è infatti al centro di numerosi e vivaci dibattiti da lungo tempo. La giuria ha visto nell’elaborato delle classi quinte del Liceo Artistico statale “A. Modigliani” “una buona integrazione delle preesistenze architettoniche e un disegno armonico degli spazi liberi”. Un progetto che tra l’altro collocherebbe l’Auditorium all’interno di un’ampia area verde (l’attuale PP1).

AUDITORIUM “JEUX DES FORMES” prevede nell’area di Piazzale Boschetti, un moderno auditorium (composto da tre sale con capienza di 1500, 600 e 300 posti, punti ristorazione, uffici e negozi), due aree verdi e l’area parcheggi. Coerenza di forme e valorizzazione dell’esistente sono le linee conduttrici; ogni dettaglio è stato curato: dalle vetrate poste a sud-ovest per privilegiare la vista sui giardini pubblici dell’Arena, agli spazi interni ampi, ai lampioni, le panchine da inserire nei parchi.

Al secondo posto si è classificato il progetto “SISTEMAZIONE DELL’ AREA NORD (ALTAMENTE DEGRADATA) DELL’ ISTITUTO D’ ARTE P. SELVATICO: UNA PARTE AD USO PRIVATO E UNA PARTE AD USO PUBBLICO CON COLLEGAMENTI UNIVERSITARI” .

Lo studio propone il recupero dello storico edificio, sede dell’istituto d’arte, progettato da Jappelli e della circostante zona lungo le mura cinquecentesche e il canale Piovego. La progettazione comprende un giardino privato, chiamato “Giardino dell’Arte” nella zona retrostante l’istituto per offrire agli studenti anche la possibilità di esporre le proprie creazioni artistiche e un parco pubblico per valorizzare il corso d’acqua e rivitalizzare una zona oggi altamente degradata. Anche la vegetazione è stata oggetto di studio e pianificazione: nel giardino privato sono previsti ninfee, iris e tulipani, nel parco pubblico invece, alberi d’alto fusto alternati a piccoli arbusti.
Tale accuratezza fa parte della motivazioni considerate dalla giuria per l’assegnazione del riconoscimento: il lavoro è stato premiato “per una buona analisi della situazione urbana, delle aree verdi marginali e delle essenze arboree con una successiva interessante proposta progettuale che bene integra il “giardino privato” alle aree pubbliche”.

Terzo classificato, l’elaborato “MUSICA PER MODELLARE L’ARCHITETTURA” presentato dall’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Enrico De Nicola” di Piove di Sacco.
L’elaborato propone la riqualificazione di un cinema (a Calcroci di Camponogara) ormai in disuso, attraverso il rifacimento della facciata esterna e la sua riconversione a “luogo della musica”. I ragazzi hanno ideato infatti sale prova, biblioteca discografica, ricovero strumenti e sala spettacoli, conferenze e cinema.
La giuria ha motivato così il premio: “per un progetto di riqualificazione architettonico-funzionale che bene coniuga le necessità e i bisogni giovanili con un linguaggio contemporaneo”.

Una menzione speciale è andata anche al Liceo Scientifico “Rogazionisti” con il video “Patchwork di emozioni urbane” per “l’innovativo linguaggio rappresentativo degli spazi urbani vissuti dai giovani” e al Liceo Scientifico “Ippolito Nievo” con il “progetto di recupero del parco e della scuderia ex fornace Carotta”, per la sensibilità verso le tematiche di sostenibilità ambientale: uso di energie rinnovabili”.

Tutti gli elaborati saranno esposti in una mostra che sarà allestita presso la sede della Provincia di Padova, Palazzo Santo Stefano, dall’11 giugno al 5 luglio 2006.

Alla cerimonia sono intervenuti anche Flavio Frasson, assessore all’Urbanistica della Provincia di Padova, Claudio Piron, assessore ai Servizi scolastici e alle Politiche giovanili del Comune di Padova, Guglielmo Monti, sovrintendente per i Beni Architettonici e per il paesaggio del Veneto Orientale, Sandro Voltan, consigliere dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova, con funzione di presidente della giuria, Cosetta Bernini, istruttore amministrativo, assessorato all’Urbanistica della provincia di Padova, Steffen Zügel, amministratore delegato Fischer Italia s.r.l., Alessandra Meneghetti, referente di Vitra by Master.

L’iniziativa è stata realizzata anche grazie al contributo di Fischer e Vitra by Master.

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