23/05/2006 – Il concorso nazionale di idee bandito dal Comune di San Mauro Torinese per la realizzazione del Nuovo polo scolastico in località Pragranda è stato vinto dal gruppo formato dall’architetto Roberta Menconi e dallo Studio M.A.R.S.S. (Gabriele Ercolini, Luigi Consigliere) di Massa-Carrara.
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente l’architetto Antonio PLANCHENSTAINER di Trento e l’architetto Roberto BALDELLI di Napoli.
L'Amministrazione comunale intendeva destinare l'area di proprietĂ comunale, detta Pragranda, alla realizzazione di un complesso scolastico, comprendente scuole, dalla materna al biennio della scuola media superiore, e attivitĂ collaterali a quelle strettamente didattiche, quali laboratori, attivitĂ sportive e direzionali.
Le proposte progettuali dovevano essere in grado di far coesistere armoniosamente le esigenze
funzionali con quelle estetiche, nel rispetto dell’ambiente, senza trascurare la concreta realizzabilità dell'intervento in termini di costi e manutenibilità .
I progettisti dovevano porre particolare cura alla correlazione tra architettura e spazi educativi: il complesso scolastico oltre a rispondere alle normative vigenti e alle esigenze funzionali e gestionali, doveva promuovere qualitĂ estetiche e di comfort che, indirettamente, si ripercuoterebbero sulla crescita personale e culturale di ogni individuo fruitore.
«L’idea progettuale vuole coniugare due aspetti solo apparentemente antitetici: da una parte la volontà di mantenere la vocazione verde dell’area; dall’altra parte la scelta di intervenire con un “continuum edificato” che rappresenti un connettivo sia al proprio interno che in ambito urbano. Viene così inserito in un ambito urbano “a macchia di leopardo” un elemento di forte emergenza planimetrica, negando in questo modo lo schema compositivo a singoli edifici che caratterizza l’area.
[…]
Il progetto del nuovo plesso scolastico parte dall’idea di integrare la scuola nel suo parco in modo uniforme ponendosi come obiettivo la creazione di un ambiente aperto e pieno di luce per facilitare ed esaltare la fruizione della natura.
Gli spazi nascono dall’interazione tra l’insegnamento e la natura, creando un nuovo modo per vivere la scuola e soprattutto un nuovo modo per vivere l’apprendimento, talvolta anche esasperando alcune caratteristiche del progetto stesso:
- i volumi di vegetazione avvolti da sculture di rete metallica all’interno dell’edificio
- il verde che entra attraverso densi spazi piantumati penetrando nell’edificio come segno tangibile della destinazione dell’area a verde
- la vegetazione che episodicamente si inerpica ed avvolge l’edificio stesso creando una continuità con il prato circostante
- i tagli successivi nella copertura in cui si inviluppa la rete per far talvolta entrare o intravedere la vegetazione, gli alberi o semplicemente il cielo, nel collegamento orizzontale che attraversa tutti gli istituti.
Questi gli elementi che identificano la scuola, concepita come luogo per stimolare ed educare i ragazzi nelle diverse fasce di età attraverso le forme sinuose, i materiali, i colori, gli odori, ad un nuovo rapporto con la natura».
La Commissione, presieduta da Pier Paolo Maggiora, all’atto di attribuzione del primo premio ha esplicitato il seguente giudizio:
Il progetto ha accolto con sensibilità i termini del rapporto con il contesto dell’intorno caotico e disarmonico: la proposta definisce un organismo in se architettonicamente forte, ma nel contempo amico dell’ambiente naturale.
Il progetto ben coglie il senso del concorso di idee, in quanto si presta a successive ottimizzazioni progettuali, senza con questo perdere di qualitĂ formale ed iconica.
Ben percepiti sono gli aspetti bioclimatici sia in termini di efficienza energetica, sia in termini di manutenibilitĂ , sia infine, piĂą in generale, in quelli di sostenibilitĂ ecologico-ambientale.
Al suo interno il grande corridoio centrale, vivacizzato dagli squarci di luce e di verde dei giardini interni, diviene percorso che ben organizza la struttura spaziale dell’intera scuola e, al tempo stesso, ben simboleggia in quanto metafora, il percorso della crescita e dell’acquisizione della conoscenza.
Se ben sviluppata nelle sue fasi di successiva elaborazione progettuale, la scuola potrà essere un punto di riferimento ed eccellenza per l’intera città .
In forza delle considerazioni sopra esposte la giuria raccomanda all’Amministrazione Comunale di svolgere, prima di passare allo sviluppo della fase progettuale definitiva ed esecutiva, ed alla successiva fase di realizzazione, un attento approfondimento delle ottimizzazioni progettuali con il progettista della proposta prescelta, mediante successivo incarico di consulenza, al fine di determinare i requisiti formali, funzionali, prestazionali ed economici necessari ed idonei a preservare e coerentemente definire i caratteri qualitativi dell’opera.
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