18/04/2006 - Il concorso riservato agli “under 40” per la progettazione dell’Immagine esterna dei supermercati GS è stato vinto dal gruppo Up.studio, costituitosi a Roma nel 1997 ad opera di quattro giovani architetti: Gianpiero Maria Latorre, Francesca Veronica Rubattu, Daniele Serretti e Roberto Simeone.
Il concorso bandito dalla GS S.p.A. aveva come oggetto il rinnovo dell’immagine esterna dei punti vendita, utilizzando come modello il fabbricato esistente in piazza Siena a Milano.
Ai concorrenti era richiesto di esprimere, nelle proprie proposte, un’immagine coerente a quanto offerto ai propri clienti (freschezza del prodotto, nel segno della tradizione, in un ambiente legato alla distribuzione moderna) e ispirare il senso di accoglienza, di professionalità, di un ambiente confortevole e di un’azienda moderna e all’avanguardia.
Il progetto di Up.studio, grazie all’uso della luce, di materiali innovativi e dei colori è allo stesso tempo progetto di “architettura” e di “comunicazione”.
Spiegano gli architetti:
“L’idea raccoglie, rielabora e sintetizza tutti gli elementi che caratterizzano e definiscono, oggi, i centri della grande distribuzione GS: il bianco, l’arancio, il rosso e la pensilina di accesso.
Una precisa scelta progettuale e di comunicazione ci ha portato a non stravolgere i segni iconici di riconoscimento dei supermercati GS, ma a re-interpretarli con un linguaggio architettonico nuovo.
La memoria collettiva accoglie male i cambiamenti totali di luoghi ed immagini consolidati e non è capace di assorbirli nel breve tempo.
L’immagine esterna è rinnovata ispirando un senso di sicurezza ed accoglienza, di spazio confortevole e piacevole, di azienda moderna e all’avanguardia ma che non rinuncia al “segno della tradizione” rappresentata da sistemi, simboli e prodotti che fanno parte della memoria visiva delle nostre città.
Il muro bianco intonacato, parete muta cambia colore al variare della luce; il piano verticale in pietra grigia accompagna all’interno; le lastre di vetro color arancio mutuano il passaggio dall’esterno all’interno rendendo visibile e riconoscibile l’ingresso; la pensilina come segnale urbano, elemento caratterizzante ogni singolo intervento, avvolge il contenitore bianco definendo lo spazio esterno in modo sempre diverso per ogni punto GS; si accende di rosso invadendo con la propria luce la superficie intonacata e lo spazio esterno.
Una semplice ridefinizione della struttura esistente attraverso superfici, materiali e luce.”
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