11/12/2017 - Il Design Radicale riconquista New York. Fino al 4 gennaio 2018 la R & Company gallery ospita “SuperDesign”, una mostra a cura di Maria Cristina Didero e un documentario diretto Francesca Molteni che riflettono sull’eredità dei radicali.
Per la prima volta, la galleria presenta una densa rassegna del Design Radicale con opere di Piero Gilardi, Archizoom Associati, Studio 65, Gianni Ruffi, Lapo Binazzi, Ugo La Pietra, Studio A.R.D.I.T.I., Gino Marotta, Superstudio, Ettore Sottsass, Guido Drocco e Franco Mello.
Mezzo secolo fa i designer radicali italiani avviarono un moviemento completamente nuovo nella cultura del progetto del XX secolo e introdussero una prospettiva inedita del design e del suo posto nella società. L’oggetto destinato agli interni divenne uno strumento democratico per esprimere e criticare i diversi problemi sociali.
Nel 1972 l'argentino Emilio Ambasz allestì al MoMA di New York una mostra fondamentale, intitolata “Italy: The New Domestic Landscape”, che fu una delle più importanti esposizioni di design mai realizzate e fu la rappresentazione di un’epoca nuova del design inteso in senso sociale, politico e ideologico.
Riflettere oggi su questo movimento d’avanguardia non è più una questione nostalgica nè sentimentale. Al contrario "nella nostra epoca è interessante analizzare le ragioni per cui i suoi esponenti creassero arredi e oggetti esasperatamente eccentrici – come lo erano i loro strumenti teorici e pratici – per affermare diritti civili e politici che hanno ancora un significato per noi oggi,” afferma Maria Cristina Didero.
La rassegna comprende anche materiali e immagini d'archivio completamente dimenticati. Tra questi gli scatti di interni sperimentali progettati dai designer radicali negli anni Sessanta e Settanta, come locali notturni, abitazioni private e ristoranti, che divennero opere d’arte totale segnate da una creatività senza limiti.
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