16/09/2021 - Il palazzo milanese in stile liberty anni ‘20 di Suonare Stella si trasforma nella cornice perfetta per la nuova cucina Elmar, ideata dagli architetti Ludovica e Roberto Palomba. Il progetto nasce come un’installazione artistica per cambiare la percezione dello spazio e garantire la purezza dei volumi. L'ambiente cucina diventa così un'agorà, una grande piazza, un luogo intimo o semplicemente destinato a ospitare i gesti e le ore della nostra vita quotidiana.
“La casa di Paolo è il risultato di un continuo legame fra architettura, arredamento e design", affermanoLudovica + Roberto Palomba. "Per questo nuovo progetto volevamo che la struttura si espandesse ancora di più nello spazio a lei dedicato, integrando per questa nuova installazione, il lato in cui si trova la finestra. Volevamo infatti che l’architettura abbracciasse ancora di più la cucina Elmar, nel progetto #suonarestella. La cucina è progettata come una scenografia, dove l’isola in un bellissimo marmo verde, è stata posizionata al centro dell’ambiente, diventando personaggio, assieme a Paolo, di una scenografia spettacolare”.“Questa cucina rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo della mia collaborazione con Elmar", ha commentato Paolo Stella, creative director di @suonarestella. "Poter vivere quotidianamente i prodotti di questo brand negli spazi della mia casa mi rende molto orgoglioso in quanto significa poter raccontare l’eccellenza della manifattura italiana che attraverso il design e l’eleganza delle finiture Elmar riporta la cucina al centro dell’abitare. Condivido l’interpretazione contemporanea del progetto di Ludovica Roberto perché corrisponde completamente allo spirito del mio stile di vita”,
Il nuovo progetto è una evoluzione del modello EL_01 di Elmar design Ludovica+Roberto Palomba, un sistema flessibile, adattabile ad ogni spazio ed esigenza, disegnato da Ludovica e Roberto in occasione del Salone del Mobile nel 2008. Il progetto mantiene ancora oggi i suoi temi caratterizzanti, come i dettagli delle ante con la presa maniglia ricavata nello spessore delle stesse, le mensole in alluminio con lo spessore sottilissimo di 8 mm e gli schienali della boiserie a specchio (installate all'interno delle ante rientranti); il concept del desk che riveste l’isola oggi presentato in pregiato marmo Verde Alpi e originariamente in legno di Iroko.
Dettagli contemporanei e nuovi elementi sono stati aggiunti per garantire l’ergonomia e la performance del modello come i sistemi delle porte rientranti, o pocket doors, la versione della maniglia verticale intera, le nuove prese elettriche rotonde, le luci interne a led, le nuove attrezzature interne, il sistema di filtraggio e depurazione dell’acqua.
“Abbiamo ritenuto molto interessante poter raccontare “il divenire”, il cambiamento delle necessità di Paolo dopo il lockdown. Infatti, dopo i primi due anni di vita all’interno di Suonare Stella, Paolo ha espresso il desiderio di un nuovo progetto a Ludovica e Roberto per una cucina che con una nuova scenografia in grado di integrare elementi più specializzati in termini funzionali. Infatti, grazie ad armadiature ad ante a scomparsa e all'utilizzo di marmi naturali siamo riusciti a coniugare queste esigenze.
L’intera armadiatura sul fondo accoglie la cantinetta vini, il frigorifero da 90 cm con il produttore di ghiaccio, la zona lavaggio, i forni e l'area dedicata alla preparazione del caffè, oltre ad una colonna per i piccoli elettrodomestici. Paolo può quindi giocare con svariate configurazioni: tenere tutta l'armadiatura chiusa o svelarne le preziose parti a specchio parzialmente o completamente”. Olga Cabrioni, Director of Design di Elmar.
Lo spazio cucina è stato ottimizzato e personalizzato al massimo per ottenere da un lato una grande superficie di lavoro con base ad angolo uso dispensa e ulteriori basi larghe 75 cm con ampi cassetti e contenitori interni, mentre l'isola è stata attrezzata con cassetti e cestoni per contenere tutto l'occorrente per cucinare oltre ad una torretta a scomparsa con le prese elettriche.
Particolare rilievo e attenzione è stata riservata alla progettazione e alla realizzazione del rivestimento esterno in pregiato marmo Verde Alpi dell'isola che rappresenta il protagonista scultoreo dell’ambientazione. La maestria artigianale ha permesso di definire le parti angolari arrotondate da due “masselli di marmo” che per questo motivo risultano di una tonalità leggermente più scura che crea un particolare effetto degradè. Le doghe verticali alte 115 cm, ricavate da taglio e bisellatura di una unica lastra di marmo, sono state scrupolosamente assemblate per riprodurre la venatura originale una volta installate in loco. L’intera struttura è in laccato opaco nero mentre i piani di lavoro sono invece stati realizzati in marmo nero assoluto Zimbabwe.
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