Image by CDC/ Alissa Eckert, MS and Dan Higgins, MAMS, courtesy the CDC
08/04/2020 - Una sfera ruvida e grigia, costellata da miriadi di spine rosso porpora e ornata da vividi accenti color giallo e arancio. Potrebbe sembrare il racconto di un accessorio à la page. In realtà è il celebre ritratto del Covid-19, o malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2, o più semplicemente Coronavirus.
Quell’immagine, ormai iconica, è più di un semplice rappresentazione grafica: è lo studio accurato e meticoloso di Alissa Eckert e Dan Higgins, due artisti biomedici del Center for Disease Control (CDC), principale organo di controllo della sanità pubblica degli Stati Uniti.
Come riporta il New York Times, ai due illustratori è stato assegnato un compito davvero arduo: “cercare di mettere in vista l’invisibile” e creare un vero e proprio beauty-shot del virus, utile per tutte le campagne di sensibilizzazione pubblica. E - per dirla all'americana - you hit the nail on the head, Mrs. Eckert e Mr. Higgins!
Grazie all’ausilio di un potente microscopio elettronico i ricercatori sono riusciti a dare una forma al Coronavirus di Wuhan. Come spiega il sito ufficiale del CDC, l’illustrazione rappresenta la “morfologia ultrastrutturale mostrata dai coronavirus. Nell’immagine si possono notare le punte che adornano la superficie esteriore del virus, che danno l’idea di una corona che avvolge il virione”.
L’immagine è stata rielaborata con l’ausilio del software Autodesk 3ds Max sulla base delle rappresentazioni grafiche delle proteine presenti nel RCSB Protein Data Bank, l‘archivio di pubblico dominio che raccoglie dati di struttura in 3D di proteine e acidi nucleici depositati da biologi e biochimici di tutto il mondo.
Una settimana di duro lavoro per i due illustratori del CDC per dare “un'identità al virus”. Ma - con nessuna ironia - pochissime ore per diventare virale in tutti i media del mondo.
Ma perché dare un volto a un virus? Oltre al suo prezioso scopo medico-scientifico, l’immagine del SARS-CoV-2, ormai familiare, cela un'altra finalità: puntare alla psicologia di chi la guarda.
Il rosso fuoco dei puntoni e le ombre minacciose sulla sfera sono il frutto della fantasia dei due illustratori. L'intento è nitido: "contribuire a chiarire la gravità della situazione e attirare l'attenzione di chi osserva", dichiara Alissa Eckert al NYT.
Così, rammentando quel bisogno ancestrale di dare forma a ciò che non si conosce, ci si affida al potere persuasivo delle immagini per rendere comprensibile l'ignoto, raffigurando il virus come un “nemico” bieco e insidioso, qualcosa da cui sfuggire!
Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici per funzionare correttamente e cookie di Analytics per raccogliere statistiche anonime sulla navigazione. Continuando la navigazione su questo sito si accetta la Cookie PolicyX non mostrare pi�