10/07/2019 - Lo scorso 19 giugno sono stati annunciati a Parigi i vincitori del concorso internazionale "Inventons la Métropole du Grand Paris". Lo studio it's in squadra con Eiffage e Le Pôle universitaire Léonard-de-Vinci, si è aggiudicato la vittoria su una rosa di 4 finalisti - Shigeru Ban con Novaxia, Francis Soler con Paris Oues Promotion, Cab Architectes per Nexity - per il lotto IMGP2-École d’architecture de Nanterre situato a ovest della Défense, il cui fulcro è la scuola di architettura progettata nel 1972 da Jacques Kalisz e Roger Salem, in stato di abbandono dal 2003.
Alla sua seconda edizione (la prima nel 2017) "Inventons la Métropole du Grand Paris” è uno dei più importanti concorsi d'Europa in ambito urbanistico che ha coinvolto quest’anno 224 candidati con una prima selezione di 85 finalisti e 23 vincitori.
Un processo innovativo di consultazione che coinvolge il settore privato nello sviluppo di diversi quartieri dell'area metropolitana del Grand Paris, e coordina l’intervento dei promotori immobiliari nei processi di trasformazione, con l’intento di predisporre il migliore sviluppo urbanistico del territorio e permettere ai comuni di selezionare i migliori progetti.
Le squadre formate da architetti, investitori, futuri utenti o associazioni sono invitate a proporre progetti urbani per i diversi siti selezionati, che quest’anno sono 27, ripartiti su 21 comuni per un totale di 60 ettari.
Il progetto di rigenerazione proposto da It’s, Eiffage e Le Pôle universitaire Léonard-de-Vinci, è stato concepito nel rispetto della memoria dell’edificio esistente e in continuità con il parco circostante, secondo due principali linee di sviluppo, che prevedono la riconnessione del sito al contesto, attraverso un sistema di percorsi, e la restituzione al quartiere della scuola, ripensata in termini architettonici e programmatici attraverso la creazione del campus universitario Léonard De Vinci.
Il progetto di rigenerazione architettonica e urbana proposto da It's per il sito IMGP2-École d’Architecture a Nanterre, prevede due principali operazioni strategiche : la restituzione del sito al contesto urbano e la riattivazione della scuola attraverso la creazione del campus universitario Léonard De Vinci.
L’edificio esistente di Jacques Kalisz e Roger Salem è rinnovato e posto in dialogo con tre nuovi volumi, con i quali va a definire uno spazio comune, una piazza coperta , declinata a luogo di connessione tra le funzioni della scuola e il parco circostante.
A questo livello trovano spazio una serie di funzioni che rendono l'edificio permeabile: la caffetteria affacciata sul parco, gli spazi dedicati allo sport. i locali per le associazioni; i piani superiori accolgono i locali amministrativi.
La continuità tra parco ed edificio è rafforzata attraverso la vegetazione che pervade il parvis, le terrazze, i patii e la piazza coperta del nuovo campus.
I nuovi edifici destinati alle aule, sono stati concepiti come spazi liberi e riconfigurabili nel tempo in coerenza con i principi progettuali di Kalisz, che vengono ribaditi inoltre nella scelta dei materiali : il vetro trasparente e specchiato, i pannelli di alluminio riflettente, la scelta della struttura in legno, portano a pieno compimento il desiderio dell’architetto del legame costante tra l’architettura ed il parco, oltre a rendere il progetto sostenibile e resiliente.
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