28/07/2014 - Il progetto della fondazione Elisabeth and Helmut Uhl è stato realizzato da modostudio grazie ad un concorso internazionale di architettura svoltosi nel 2009 che ha visto la partecipazione di quindici team di architetti provenienti da Italia, Svizzera, Austria e Germania e di una giuria composta dall'arch. Thomas Herzog, il prof. Andrea Vidotto, il prof. Vittorio Magnago Lampugnani e l'arch. Hermann Kaufmann. L'obiettivo del concorso è stato quello di progettare un edificio in grado di ospitare le attività della omonima fondazione di ricerca.
Situato su un declivio di una montagna nel comune di Laives (BZ), con una spettacolare vista panoramica e un incredibile paesaggio, il progetto ha voluto preservare l'ambiente circostante andando planimetricamente ad insistere sulla stessa impronta degli edifici una volta esistenti ed oggi demoliti.
Esso si articola in due corpi di fabbrica: l'edificio fondazione ed un piccolo edificio adiacente ad uso residenziale. L'edificio fondazione è composto da una serie di volumi architettonici: un volume trasparente in vetro e acciaio ospita le attività di ricerca, un volume in legno è adibito a refettorio, mentre il corpo inferiore, su cui questi volumi poggiano, ospita spazi ricettivi per sostenere le attività della fondazione e una cantina vinicola.
Il progetto vuole esprimere la tensione generata dalla particolarità orografica del sito e dalle funzioni specifiche dell'edificio fondazione. Una tensione generata dal rapporto visivo tra gli spazi interni e l'ambiente esterno, tra le tradizioni del luogo e l'innovazione tecnologica, tra lo spazio per lavorare e quello per vivere. Un edificio creato per proteggere i suoi ospiti dalle particolari condizioni climatiche, ma allo stesso tempo per godere dei vantaggi creati dall'ambiente circostante e dai meravigliosi panorami.
Parte del materiale utilizzato è stato recuperato dalla demolizione degli edifici esistenti mentre altri materiali seguono volutamente le tradizioni locali, come le scandole di larice tagliato a mano o l'intonaco esterno a calce e i ricorsi in porfido che ricordano i vecchi edifici di montagna. I materiali diventano un elemento di dialogo con la storia e la cultura dei luoghi.
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