07/05/2012 - La Maximum Garden House progettata dallo studio Formwerkz Architects nasce dall'esigenza del cliente di 'sorvegliare' i propri figli senza necessariamente trovarsi nello stesso ambiente. Pensando a questa necessità Formwerkz si ispira alla soluzione spaziale Raumplan di Adolf Loos, nella quale gli ambienti hanno altezze diverse a seconda della funzione e l'incastro tra i vari volumi comporta dislivelli vari.
Il concept del progetto di Formwerkz indagava, inoltre, la possibilità di espandere in qualche modo il giardino di questa casa a schiera. È nata così l'idea di impiantare una parete verticale a verde all'interno di una nicchia lungo il muro di cinta anteriore e di creare un “giardino verticale” che abbracciasse l'edificio a partire dalla facciata fino al tetto, recuperando superfici normalmente trascurate da questo punto di vista.
La facciata verde funziona principalmente come schermo per la privacy della casa: una sorta di rastrelliera aperta profilata come una persiana. I ripiani sono dimensionati per ospitare piccole piante in vaso facilmente sostituibili da qualsiasi vivaio per garantirne la facilità di manutenzione. L'impianto di irrigazione è costituito da un unica tubazione che corre sull'ultima mensola in alto.
Il tetto spiovente, che deriva dalla sezione sfalsata della casa, ricorda, nella sua pendenza, le naturali ondulazioni del terreno. “Abbiamo immaginato che il piano inclinato invogliasse al sedersi, allo sdraiarsi o a sentirsi comunque a proprio agio, guardando nella stessa direzione e nello stesso momento, come se ci si trovasse in un parco”.
|