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Ph © Vincenzo Labellarte
05/05/2025 - Con la mostra STOP DRAWING. Architettura oltre il disegno, il MAXXI di Roma apre una riflessione audace e necessaria sul destino di uno degli strumenti fondativi dell’architettura: il disegno.
La mostra, curata da Pippo Ciorra e promossa dal Dipartimento di Architettura e Design contemporaneo diretto da Lorenza Baroncelli, è visitabile dal 18 aprile nella Galleria 3 del museo e si presenta come un’indagine sul ruolo del disegno nella cultura architettonica contemporanea, nel passaggio epocale dal tratto a mano alle infinite possibilità del digitale.
Un tempo atto originario e imprescindibile per pensare lo spazio, oggi il disegno convive – talvolta soccombe – con tecnologie avanzate, pratiche partecipative, installazioni, performance e strategie politiche. La mostra esplora questa metamorfosi attraverso oltre 60 opere di autori internazionali, storici e contemporanei, che raccontano l’evoluzione dei linguaggi con cui si progetta e si rappresenta l’ambiente costruito.
Dai disegni autoriali della collezione del MAXXI – Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Giancarlo De Carlo – ai pionieri della rivoluzione digitale come Cedric Price, John Frazer e Nicholas Negroponte; dalle pratiche attiviste di Raumlabor e Orizzontale alla sperimentazione artistica di Olafur Eliasson, Frida Escobedo e Philippe Rahm: ogni sezione della mostra è un’isola in un arcipelago narrativo, progettato dallo studio DEMOGO, che invita il visitatore a ripensare i codici della rappresentazione.
La rassegna si conclude con una riflessione attualissima: il ritorno consapevole al disegno come forma di resistenza e riaffermazione disciplinare. In un’epoca segnata da AI e simulazioni immersive, alcuni progettisti – tra cui Atelier Bow-Wow, Jimenez Lai e Maria Giuseppina Grasso Cannizzo – scelgono la mano come strumento di pensiero e poetica.
Lorenza Baroncelli, Direttore dipartimento MAXXI Architettura e Design contemporaneo: «La mostra riflette sul cambiamento attualmente in atto sul modo di pensare e rappresentare l'architettura: dai disegni cartacei dei maestri all’intelligenza artificiale. Questa discontinuità si manifesta anche nella Collezione di Architettura del MAXXI: dopo aver acquisito per i primi 15 anni quasi esclusivamente documenti cartacei, oggi il museo si confronta con archivi nativi digitali, affrontando nuove sfide relative alla selezione, conservazione e costruzione di un patrimonio nazionale».
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Scheda evento: |
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November Wong, The Drawing Machine_Courtesy the artist Ph © Vincenzo Labellarte Ph © Vincenzo Labellarte Ph © Vincenzo Labellarte Ph © Vincenzo Labellarte Ph © Vincenzo Labellarte Ph © Vincenzo Labellarte Ph © Vincenzo Labellarte
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