All’Ordine degli Architetti di Milano la mostra “Aldo Rossi e Milano, 1955-1995”: un itinerario attraverso i disegni originali, i modelli di studio, i documenti e le fotografie di una delle figure più significative dell’architettura italiana del XX secolo.
Dopo il Fuorisalone, la mostra dedicata a Rossi e al suo rapporto con Milano, organizzata con la Fondazione Aldo Rossi, resterà aperta fino al 5 maggio 2017.
Un viaggio da percorrere attraverso i disegni originali e talvolta inediti di Rossi, un sentiero fatto di intrecci Il architettonici e confronti su varie scale, disegnato su veline gialle o quaderni azzurri, colorato su raggrinzite carte da acquarello o ricalcato su fotocopie, tangibile nei modelli di studio, individuabile anche attraverso fotografie di Rossi e delle sue architetture realizzate.
“Milano alla ricerca del non definito, del mutevole”, come scriveva Aldo Rossi, è anche la capitale mondiale del design, dell’arredo, del disegno industriale. Un primato ricco di documentazione, in cui anche le testimonianze originali di Rossi s’inseriscono a pieno titolo con i suoi viaggi di andata e ritorno tra architettura e design, rappresentati dai suoi disegni fantastici dal tratto onirico, surreale e metafisico, dai marcati salti di scala dimensionali, dai suoi progetti che inseguono una fitta e colta trama di nessi, rimandi e relazioni, dove gli oggetti assumono dimensioni architettoniche quando non urbanistiche.
La mostra è realizzata grazie al contributo di Scalo Milano.