21/12/2016 - A gennaio 2017 il Museo Carlo Bilotti inaugura la mostra documentaria Architettura Invisibile, che offre una nuova chiave di lettura comparativa le esperienze delle avanguardie radicali italiane e giapponesi degli anni Sessanta e Settanta e le idee progettuali portate avanti dai loro contemporanei ideali successori di entrambi i paesi.
La mostra spiega tale differenza di approccio sviluppandosi attraverso un percorso espositivo suddiviso principalmente in due sezioni, l’una complementare all’altra.
La prima sezione propone, corroborata da un ampio apparato storico-documentale, le idee, i progetti e i sogni delle due esperienze architettoniche dei gruppi dei Radicali italiani e dei Metabolisti giapponesi mostrandone gli obiettivi, le similitudini, le differenze di approccio, i risultati e l’eredità storica e filosofica.
La seconda sezione della mostra, dedicata alle esperienze vive e contemporanee dei più innovativi, giovani e significativi studi di architettura italiani e giapponesi, mostra come le nuove generazioni di progettisti dei due paesi abbiano adattato la pratica architettonica ad un mondo così diverso da quello in crescita degli anni Sessanta come quello attuale dell’epoca digitale e del riflusso economico ed ecologico.
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