15/01/2016 - È Alejandro Aravena, curatore della prossima Biennale di Architettura di Venezia, il vincitore del Pritzker Prize 2016, il 'Premio Nobel' per l'Architettura, promosso dal 1979 da The Hyatt Foundation.
L'architetto Aravena, 48 anni, cileno, è il 41° vincitore del premio, primo Pritzker in Cile e quarto dell'America Latina dopo Luis Barragán (1980), Oscar Niemeyer (1988) e Paulo Mendes da Rocha (2006).
Mr Pritzker ha dichiarato: "La giuria ha selezionato un architetto che approfondisce la nostra idea di ciò che è veramente un grande progetto. Alejandro Aravena ha sperimentato una pratica di collaborazione che produce opere di architettura potenti e affronta anche le principali sfide del XXI secolo. Il suo lavoro di costruzione dà opportunità economiche ai meno privilegiati, mitiga gli effetti delle catastrofi naturali, riduce il consumo energetico e crea accoglienti spazi pubblici. Innovativo e stimolante, mostra come l'architettura sia in grado di migliorare la vita delle persone".
Un architetto fortemente impegnato, con il suo studio Elemental, in progetti di pubblico interesse e nel campo dell'edilizia sociale, Aravena ha anche realizzato edifici importanti come l'Universidad Católica de Chile a Santiago, il Centro UC Innovation - Anacleto Angelini (2014), le Torri Siamesi (2005), la Facoltà di Medicina (2004), la Scuola di Architettura (2004), e la Scuola di Matematica (1999).
Un tratto distintivo delle sue opere è il processo di progettazione partecipata in cui lavora a stretto contatto con gli utenti finali lasciando anche modo ai residenti di completare autonomamente le loro stesse case.
In risposta alla sua nomina, Aravena ha scritto:
"Guardandoci indietro, ci sentiamo profondamente riconoscenti. Nessun risultato è individuale. L'architettura è una disciplina collettiva. Quindi noi pensiamo, con gratitudine, a tutte le persone che hanno contribuito a dare forma ad una grande diversità di forze in gioco.
Guardando al futuro ci aspettiamo la Libertà! Il prestigio, la portata, la gravitas del premio sono tali che ci auguriamo di utilizzare questo momento per esplorare nuovi territori, affrontare nuove sfide e camminare in nuovi campi d'azione. Dopo aver raggiunto una simile vetta, il percorso non è scritto. Il nostro piano è quello di non avere un piano, affrontare l'incertezza, essere aperti all'inaspettato.
Guardando, infine, al presente, siamo solo sopraffatti, in estasi, felici. È il momento di festeggiare e condividere la nostra gioia con quante più persone possibile".
La Giuria del Premio ha dichiarato nelle sue motivazioni che "Alejandro Aravena ha consegnato opere di eccellenza architettonica nei settori privato, pubblico ed educativo, sia in patria che all'estero. Egli ha intrapreso progetti di diversa scala, da case unifamiliari ai grandi edifici istituzionali. Conosce i materiali e la costruzione, ma anche l'importanza della poesia e la potenza dell'architettura di comunicare a molti livelli".
La cerimonia ufficiale di consegna del premio avverrà presso la sede delle Nazioni Unite a New York il prossimo 4 Aprile.
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