13/04/2015 - Apre oggi i battenti il nuovo Edificio IULM6 progettato da 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo, in concomitanza con l’Apertura dell’Anno Accademico 2014/2015 di IULM.
L'intervento consiste nel recupero e ampliamento di un edificio degli Anni Sessanta, che si pone come cerniera fra l’Università e la città, sia dal punto di vista funzionale e sia dal punto di vista semantico. L'esigenza di realizzare un edificio per un'università privata come la IULM, è stata tradotta in un 'racconto urbano della città', capace di esprimere il riscatto della periferia attraverso il linguaggio dell'architettura.
Un racconto ma anche un dialogo fra architettura e città, fra luce e ombra, fra mito e quotidianità, fra università e ricerca, fra periferia e centro, in perfetto stile 5+1AA, come si legge nella parole di Gianluca Peluffo:
"Una Periferia diventata lentamente Centro (...)
La composizione volumetrica è, in pianta, elementare e semplice.
Sviluppandosi come spazio diviene ricca e complessa proprio nel rapporto con gli spazi intermedi.
Una torre in intonaco, opaca, aggrappata da scale di sicurezza industriali, nasconde al suo interno una rampa continua, una promenade spigolosa ma unica.
Nostalgia del James Stirling eroico e della Johnson Wax di Frank Lloyd Wright.
Ma soprattutto dialogo con Mario Sironi e Aldo Rossi a Modena.
Fotografato da Luigi Ghirri.
Monumentalità, dolore, condivisione e fiducia nel futuro.
Del nostro Paese".
Si tratta di un luogo di dialogo e per il dialogo, un luogo di comunicazione e dove è la città ad entrare nell'università. Questo dialogo parte proprio dagli spazi: nessun confine separa le corti del nuovo complesso dal tessuto urbano, mentre le zone verdi, i passaggi, i cortili, si mescolano ai pieni degli uffici e degli archivi, articolando percorsi paralleli.
Studio 5+1AA, con la collaborazione del prof. Alessandro Schiesaro, ha pensato a tre edifici che si suddividono lo spazio edificabile, ideati per funzioni distinte ma complementari: la torre, vero cuore comunicativo di IULM, che comprende gli archivi, gli spazi di consultazione e la biblioteca digitale; l'edificio basso a sud, che ospita uffici, laboratori, sale per eventi; l'edificio basso a nord, che collegato con gli spazi di ingresso funge da connessione diretta con la città.
La vocazione di IULM di centro culturale polivalente per la città si espirme attraverso l'auditorium da 600 posti del complesso, adibito a proiezioni congressi, eventi culturali e artistici.
Il complesso rivela il suo essere mimetico rispetto all’intorno. L'involucro, a geometria variabile, alterna mattoni, calcestruzzo a vista, intonaco, tre vetri differenti (float, specchio, extrachiaro), con all'interno un trionfo di ceramica verde smeraldo.
Giovanni Puglisi, il Rettore di IULM, commenta così la necessità di investire nell'Architettura:
"Nel 2005 abbiamo immaginato che il Campus IULM, oltre a vivere riqualificando giorno per giorno quest’area di Milano con la presenza e la fatica di studenti, collaboratori e docenti, potesse trasformare non solo nel presente, ma anche nella contemporaneità questa parte della città: la città capitale della comunicazione,dei nuovi media, dell’arte, del design, della moda.
Trasformare nella contemporaneità significa pensare a un tempo complesso, alla presenza contestuale di storia, sempre rinnovabile nella sua lettura e interpretazione, e di futuro, anzi di futuri insondabili e inimmaginabili. Ma edificabili.
Allora la necessità di investire nell’Architettura, coincise con la volontà di costruire un “luogo”, che potesse accogliere gli studenti e i cittadini, in un’ attività continua di ricerca, confronto, dialogo".
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