10/11/2010 – Glasgow: sono partite ieri, 9 novembre, le attività di cantiere che porteranno alla realizzazione del Maggie's Center Gartnavel, progettato da OMA.
Nel 2007 il team olandese guidato da Rem Koolhaas veniva selezionato dalla Maggie’s Cancer Caring Centres Trust, organizzazione britannica per il sostegno ai malati di cancro, per la progettazione del nuovo centro di Glasgow. A volere la nascita del primo centro fu l’architetto Maggie Keswick Jencks che, ammalatasi di cancro, intraprese una campagna di sensibilizzazione pubblica e istituzionale attraverso la progettazione di spazi assistenziali confortevoli e a misura d’uomo, pensati per supportare pazienti e familiari attraverso soluzioni architettoniche luminose, accoglienti e stimolanti oltrechè funzionali. A supportare Maggie nella coraggiosa battaglia, suo marito, il noto paesaggista Charles Jencks.
Nel 1996, un anno dopo la morte di Maggie Keswick Jencks, fu aperto il primo centro a Edimburgo, progettato dall’architetto Richard Murphy; a Dundee fu inaugurata nel 2003 una struttura realizzata su progetto di Frank Gehry. Il terzo Maggie’s Centre, costruito nel 2002 a Glasgow, si deve a Page & Park Architects, che hanno firmato anche il quarto centro, inaugurato nel 2005 a Inverness. Il quinto centro ultimato è in Scozia; si tratta del Fife Maggie Centre firmato da Zaha Hadid, edificato a Kirkcaldy presso il Victoria Hospital. L’ultimo centro, inaugurato a Londra lo scorso anno, è stato partorito dalla matita di Richard Rogers che ha così conquistato lo Stirling Prize 2009.
Il progetto di OMA immagina un volume esteso su una superficie pari a 534 metri quadri, articolato su un solo livello, dove le varie funzioni sono sviluppate attorno ad una corte centrale all’aperto. Gli spazi sono articolati in una sequenza di elementi a “L”, in modo da separare le differenti aree riducendo al minimo la necessità di corridoi e percorsi vari.
Sono previste aree dall’atmosfera più intima e raccolta, a tutela della privacy dei pazienti ma anche di zone più aperte e spaziose, pensate per favorire l’incontro tra i degenti e i relativi familiari, e creare un senso di comunità. Ciascuno spazio dialogherà sia con la corte interna che con il bosco attorno alla struttura. Alcune aree avranno anche una vista sulla città di Glasgow.
“Abbiamo accettato l’incarico con grande premura, non credo dovrebbe essere un edificio che sfida le persone ad una vita migliore; credo piuttosto che dovrebbe esercitare un effetto diretto sulle persone ospitate. Lo spazio del nuovo centro Maggie è collegato alla struttura ospedaliera preesistente, ma lontano a sufficienza per poter avere una propria identità e creare un altro mondo. È in una posizione centrale, ma assicura la necessaria privacy; avrà un’anima olistica, nella speranza possa dare conforto alle persone che vi saranno accolte”, spiegava qualche tempo fa Koolhaas.
Il progetto, sarà completato nell'estate del 2011.
Oltre al Maggie’s Center di Glasgow, entro i prossimi due anni è prevista la realizzazione di altri sei centri nel Regno Unito:
- Maggie’s Cotswolds, di Richard MacCormac, MacCormac Jameison and Pritchard Architects;
- Maggie’s South West Wales, a Swansea, di Kisho Kurokawa di ArBITAT architects;
- Maggie’s Oxford, di Chris Wilkinson dello studio Wilkinson Eyre Architects;
- Maggie’s Nottingham, di Piers Gough di CZWG Architects;
- Maggie’s North East, di Ted Cullinan di Edward Cullinan Architects;
- Maggie’s Lanarkshire, a firma di Neil Gillespie, Reiach and Hall
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