12/03/2010 – È stato presentato mercoledì 10 marzo a Palazzo Marino il progetto di riqualificazione urbanistica dell’area Porta Volta a Milano, nell’ambito del quale è prevista anche la realizzazione della nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il progetto, promosso dal Comune insieme al Gruppo Feltrinelli, porta la firma di Herzog & de Meuron. Il completamento dei lavori è previsto per il 2013.
L’area oggetto di intervento include il tratto compreso tra Viale Pasubio e Viale Crispi, di proprietà della famiglia Feltrinelli da fine ’800, e quello tra Viale Montello e Porta Volta di proprietà del Comune di Milano.
“La storica Fondazione milanese - dichiara il Sindaco Letizia Moratti – apre la sua nuova sede e, insieme al Comune di Milano che avrà qui un suo polo amministrativo, valorizza un’area storica della città in cui convivono storia e modernità”.
Insieme all’edificio destinato alla Fondazione, sorgeranno altre due strutture destinate prevalentemente a uffici, uno di proprietà Feltrinelli, lungo Viale Pasubio, e l’altro di proprietà del Comune di Milano. È inoltre prevista la creazione di punti di ritrovo, ampi spazi verdi e piste ciclabili con percorsi pedonali, affiancati da funzioni di servizio tra cui una libreria, una caffetteria, un ristorante ed altre attività commerciali.
Il progetto di Herzog & de Meuron rivela una indiscussa ispirazione alle semplici e imponenti linee che caratterizzano l’architettura storica milanese – si pensi all’Ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il Castello Sforzesco – sebbene rivisitate in chiave attuale. Il disegno di una struttura composta da due corpi ripropone infatti la tradizione lombarda degli edifici gemellari, valorizzando e ampliando le superfici verdi pubbliche create dalle antiche cinte murarie. I nuovi edifici ripropongono anche il tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda, che già furono importante punto di riferimento per Aldo Rossi e per il suo progetto del Gallaratese.
“La forma longilinea, lineare della costruzione – spiega Jacques Herzog – fa riferimento, da un lato, alla tradizione gotica che si esprime in importanti costruzioni della città di Milano, dall’altro alle cascine longilinee che costellano il paesaggio della Lombardia. Il nostro antico maestro Aldo Rossi considerava queste strutture lineari il tratto caratteristico del suo lavoro, perciò nel nostro progetto Feltrinelli per Porta Volta si può trovare anche un tributo a questo importante architetto milanese della seconda metà del XX secolo”.
Il piano terreno della Fondazione ospita una libreria e una caffetteria. Al primo piano uno spazio multifunzionale a doppia altezza, al secondo un’area destinata agli uffici. Nella sala lettura, situata all’ultimo piano dell’edificio, la possibilità per il pubblico di consultare i documenti storici dell’importante archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, custodita nei sotterranei dell’edificio.
“Struttura e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto inclinato diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. La struttura si adatta ai confini storici dell’area, con un adattamento dei suoi edifici al tracciato storico e con il giusto equilibrio tra trasparenza e definizione degli spazi interni. La composizione dei pieni e dei vuoti genera ritmo lungo tutta la struttura, che permette la presenza di spazi diversi, pur nella chiara unitarietà del progetto”.
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