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Premio Architetti Verona 2009 per Angelo Mangiarotti
Il 13 giugno la cerimonia ufficiale di premiazione
Autore: rossella calabrese
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22/05/2009 – L’architetto milanese Angelo Mangiarotti, classe 1921, è il vincitore del “Premio Architetti Verona2009.
 
Il riconoscimento a cadenza annuale, ideato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Verona, ha come destinatari “una personalità o a più persone che si siano distinte per aver colto e messo in evidenza, attraverso la propria opera architettonica e/o intellettuale, le potenzialità del territorio veronese”.
 
Nella motivazione ufficiale fornita dalla giuria del Premio, si legge: All’architetto Angelo Mangiarotti, maestro indiscusso del nostro tempo, che ha saputo, con il suo operato nel territorio veronese, elevare ai massimi livelli i temi più diffusi, ma sottovalutati dell’architettura contemporanea. Il complesso residenziale di Murlongo a Costermano, la Villa Pederzoli a Bardolino, le concessionarie di Domegliara e Bussolengo costituiscono, a 30 anni dalla loro esecuzione, un esempio ancora vivo e attuale di un’architettura capace di rispondere con creatività e misurata razionalità alle necessità dell’uomo”.
 
Le opere citate, sono state realizzate da Mangiarotti tra 1968 e 1976, caratterizzandosi per varietà di scala e tipologia, ma soprattutto per la qualità architettonica.
 
Il complesso di case per vacanze di Murlongo (1971) è collocato sui due versanti di una collina morenica sulla sponda orientale del Garda ed ospita circa sessanta abitazioni. Sul lato boscoso del rilievo, popolato da un manto piuttosto fitto di cipressi, sorgono le abitazioni singole a un piano, mentre diversi gruppi di case a uno o due livelli, accoppiate o aggregate in schiere, si susseguono sulle balze del terreno digradante verso il lago. Al cuore dell’insediamento sorge una grande piscina, “inquadrata” da due filari di cipressi. Sono praticamente assenti la barriere divisorie tra le proprietà. I terrazzi e le aree all’aperto hanno tutte una vista sul belvedere, e il controllo meticoloso delle introspezioni consente agli abitanti la giusta privacy. Tutti i percorsi interni al complesso sono unicamente pedonali, le autovetture vengono infatti lasciate nei due parcheggi ai piedi dell’sito.
 
Altrettanto suggestivo il paesaggio che circonda Villa Pederzoli (1971). Collocata sulla sommità di una collina nell’entroterra di Bardolino con vista sul lago di Garda, l’edificio si staglia alla maniera di un “cubo di cristallo con le ali”, segnato dall’intonaco bianco delle murature, dal ferro verniciato di nero delle strutture, e dalle grandi superfici vetrate dei serramenti.
 
Le due concessionarie ex Fiat a Domegliara (1968) e Bussolengo (1976) sono la rappresentazione evidente dell’interesse di Mangiarotti per le possibilità tecniche e formali della prefabbricazione con elementi in cemento armato precompresso, nonché per un uso “contemporaneo” del sistema trilitico di pilastro-trave-tegolo. Ideato da Mangiarotti nel 1964 per un volume a funzione industriale nel milanese, il sistema costruttivo FM è stato impiegato per la Concessionaria di Domegliara. L’edificio di Bussolengo ha invece rappresentato la prima applicazione pratica del nuovo sistema di elementi prefabbricati messo a punto da Mangiarotti, la cui immagine è caratterizzata dal profilo ad Y capovolta della trave.
  
Il prossimo 13 Giugno, a partire dalle ore 17.30, avrà luogo la cerimonia pubblica di premiazione, alla presenza dei membri del Consiglio, di Autorità istituzionali e Presidenti di Ordini professionali. Sede dell’evento sarà la Concessionaria Car Diesel (ex Fiat) di Bussolengo (Via del Lavoro, 1 – località Ferlina).
 
Biografia
Angelo Mangiarotti nasce a Milano il 26 Febbraio 1921. Nel 1948 si laurea in architettura al Politecnico della stessa città. Negli anni 1953-1954 svolge attività professionale negli Stati Uniti partecipando, tra l’altro, al concorso per il “LOOP” di Chicago. Durante questo periodo di permanenza all’estero conosce Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann.
 
Nel 1955 di ritorno dagli Stati Uniti, apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti fino al 1960.Nel 1989 dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo.
 
Dal 1986 al 1992 è art director della Colle Cristalleria. Mangiarotti affianca all’attività professionale, le cui opere sono pubblicate su libri, riviste specializzate e quotidiani, una intensa attività didattica svolta nelle Università italiane ed estere. Nel 1953- 1954 è visiting professor all’Institute of Design dell’Illinois Institute of Tecnology a Chicago; nel 1963-1964 tiene un corso all’Istituto Superiore di Disegno Industriale di Venezia; nel 1970 è visiting professor all’University of Hawaii; nel 1974 all’Ecole Politecnique Fédérale di Losanna, nel 1976 all’Univesity of Adelaide e al South Australian Institute of Technology di Adelaide; nel 1982 è professore a contratto presso la Facoltà di architettura di Palermo; nel 1983 è professore supplente presso la cattedra di Composizione alla Facoltà di Architettura di Firenze, nel 1989-90 è professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Milano; nel 1997 è professore a contratto presso il corso di laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Tiene numerosi seminari e conferenze a livello internazionale.
 
L’attività progettuale di Mangiarotti, i cui fondamenti teorici sono stati espressi nel libro intitolato “In nome dell’architettura” pubblicato nel 1987, tende ad evidenziare le caratteristiche intrinseche di ogni oggetto, in quanto solo una progettazione “oggettiva” è in grado di evitare prevaricazioni nei confronti della propria utenza per diventare invece riconoscibile collettivamente. Il linguaggio architettonico diventa l’espressione di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, mentre nell’attività di designer Mangiarotti riserva un ruolo molto importante alla ricerca plastica. Obiettivo della sua ricerca, condotta sempre nel rigoroso rispetto delle caratteristiche della materia, è la definizione della forma dell’oggetto come qualità della materia.
 

  Scheda progetto: Centro Residenziale di Murlongo
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  Scheda progetto: Villa Pederzoli
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