Alberto Burri, presso il Grande cretto di Gibellina, 1987. Foto di Vittor Ugo Contino
24/07/2019 - Anche quest’anno, in occasione del nascita di Alberto Burri, gli ambienti del Museo a lui dedicato negli Ex Seccatoi del Tabacco ospitano la mostra “Obiettivi su Burri – Fotografie e fotoritratti di Alberto Burri dal 1954 al 1993”.
La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha ideato e realizzato, a cura di Bruno Corà, un evento che non solo ricorda Burri, ma che, per la prima volta, compie una ricognizione esauriente sui maggiori e più assidui professionisti della fotografia che lo hanno ritratto in differenti momenti e circostanze della sua vita.
I ritratti, a partire dagli anni Cinquanta, in cui Burri iniziava a consolidare il suo percorso artistico, scrutano e fissano in stampe di grande intensità e valore storico, espressioni, azioni, luoghi, frequentazioni, abitudini e momenti solitari del grande artista per il quale la pittura rappresentò una scelta di vita e un impegno radicale e senza compromessi con l’autenticità della propria vocazione poetica.
In occasione di questa mostra vengono aperti al pubblico altri 2.300 metri quadrati di nuovi ambienti museali, opportunamente messi a norma presso gli Ex Seccatoi, nei quali avranno luogo anche future iniziative rivolte ad approfondire lo studio e la conoscenza dell’opera di Burri e l’influenza da lui esercitata sull’arte contemporanea.
Tra i numerosi fotografi professionisti individuati, sono presenti in mostra opere fotografiche di Amendola, Basilico, Bavagnoli, Benelli, Cantini, Colombo, Contino, De Martiis, Drudi, Fabbri, Gatti, Gendel, Gorgoni, Kuni, Lanfranco, Lazarus, Linke, Loy, McHugh, Mihich, Muchnik, Mulas, Parisi, Patellani, Powell, Rossi, Roth, Sanders, Sarisson, Sommelius, Thomas, Vaccaro, Villers, Visca, Vogler, Zavattini.
Nell’occasione sarà edito un catalogo a cura della Fondazione che, oltre a raccogliere le immagini più significative dei fotografi prescelti, ospiterà i saggi e i contributi critici di Bruno Corà, Aldo Iori, Rita Olivieri e Chiara Sarteanesi, nonché agli apparati bibliografici e le schede biografiche dei fotografi, redatti da Greta Boninsegni.
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