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I costi della manodopera sono soggetti a ribasso? Sì, ma a determinate condizioni

I costi della manodopera sono soggetti a ribasso? Sì, ma a determinate condizioni

Il Mit fornisce chiarimenti sui ribassi applicabili all’intero importo posto a base di gara negli appalti pubblici

Vedi Aggiornamento del 03/05/2024
Costi manodopera - Foto: nejron 123RF.com
Costi manodopera - Foto: nejron 123RF.com
di Paola Mammarella
02/05/2024 - Si può partecipare ad un appalto pubblico presentando un’offerta con un ribasso dei costi della manodopera? Secondo il Servizio di supporto giuridico del Ministero delle Infrastrutture la risposta è sì, anche se ci sono delle condizioni da rispettare.
 

Ribasso costi manodopera, il dubbio

Il dubbio su cui il Servizio di supporto giuridico del Mit si è pronunciato riguarda la formulazione dei commi 13 e 14 dell’articolo 41 del Codice Appalti (D.lgs. 36/2023), in base ai quali i costi della manodopera e della sicurezza sono scorporati dall’importo assoggettato al ribasso, ma il concorrente può dimostrare che il ribasso complessivo dipende da un’organizzazione aziendale più efficiente.
 
Il nuovo Codice, sottolinea una Stazione Appaltante nel quesito, letteralmente esclude dall’assoggettabilità a ribasso non più solo i costi della sicurezza, ma anche i costi della manodopera.
 
Tuttavia, alla luce della delibera 528/2023 dell’Anac, sorge il dubbio su come debba procedere la Stazione Appaltante in fase di determinazione dell’importo soggetto a ribasso, cioè se i costi della manodopera debbano essere inclusi o esclusi dall’importo soggetto a ribasso.
 
 
La delibera 528 dell’Anac contiene un’interpretazione che va oltre la formulazione letterale del Codice Appalti, dalla quale possono nascere dei dubbi. L’Anac ha chiarito che da un’interpretazione sistematica e costituzionalmente orientata di tutte le norme sui costi della manodopera presenti nel Codice Appalti, emerge che il ribasso si applica all’intero importo a base di gara, compresi i costi della manodopera.
 

Come funzione il ribasso costi manodopera

Sulla stessa lunghezza d’onda, il Mit, col parere 2505/2024, ha risposto che l’importo assoggettato a ribasso comprende i costi della manodopera, che devono essere quantificati dalla Stazione Appaltante.
 
Il Mit ha apportato anche un esempio numerico: se l’importo di gara è pari a 100, di cui 30 di costi della manodopera, il concorrente deve formulare un’offerta con un ribasso complessivo, indicando i costi della manodopera.
 
Se, ad esempio, il concorrente propone un ribasso del 10%, l’importo dell’offerta sarà pari a 90, si cui 20 di manodopera.
 
Prima dell’aggiudicazione, la Stazione Appaltante deve confrontare i costi parametrici indicati (nell’esempio pari a 30) con quelli proposti dal concorrente (nell’esempio pari a 20).
 
Se i costi parametrici sono superiori rispetto a quelli indicati nell’offerta, il concorrente sarà chiamato a giustificare il ribasso dei costi manodopera. Nel caso in cui la Stazione appaltante accolga i giustificativi, procederà all’aggiudicazione.
 
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