Sculture di luce Slamp in mostra a Dubai

 

Pittore della luce per eccellenza e pioniere di un teatro che va ben oltre il visibile, Robert Wilson disegna due delle più iconiche creazioni di Slamp di sempre: La Traviata 180 e la più grande La Traviata 220. 

 

La Leila Heller Gallery ha alle spalle una prestigiosa storia di oltre quarant’anni. Fondata a New York, si è sempre distinta per il suo lavoro dedicato a tessere legami fra gli artisti occidentali e quelli del Medio Oriente, dell’Asia centrale e del Sudest asiatico.

 

Robert Wilson, che nelle parole del New York Times è “una figura torreggiante nell’ambito del teatro sperimentale”, ha ricevuto una lunga serie di riconoscimenti internazionali ed ha sviluppato collaborazioni artistiche con figure uniche del nostro tempo. Se c'è una cifra caratteristica che descrive lo stile di Wilson, questa è la sua visionarietà, in grado di accogliere e dare unità ad una molteplicità di media differenti. Ed è proprio in questa ricchezza espressiva che l'opera Slamp si riconosce, fondendosi perfettamente nel manifestarsi sublime del fenomeno arte. Il credo del brand non sta infatti in una luce fine a sé stessa, ma in una luce che desidera incontrare la complessità del mondo. Una luce che desidera avvolgere, rivelare e tratteggiare le forme. 

 

La Traviata è una imponente lampada a sospensione disegnata da Robert Wilson per Slamp. Osservandola, si intuisce subito il dominio sicuro di un elemento centrale, attorno al quale gravita un concerto di riflessioni. Disposti a corollario, gli elementi minori prelevano energia dall’asse interno per mediarla verso i volumi attorno.

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