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Efficientamento energetico di scuole, ospedali e impianti sportivi, riaperto il Fondo Kyoto

Efficientamento energetico di scuole, ospedali e impianti sportivi, riaperto il Fondo Kyoto

Disponibili 166 milioni di euro. Richieste a sportello entro il 31 dicembre 2022

Vedi Aggiornamento del 21/08/2023
aukrmelda ©123RF.com
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di Paola Mammarella
26/10/2022 - Sono stati riaperti i termini per accedere ai finanziamenti del Fondo Kyoto. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre l’avviso del Ministero per la Transizione ecologica, rivolto ai soggetti pubblici proprietari di scuole, impianti sportivi e ospedali che intendono realizzare interventi di efficientamento energetico.
 
Quella disposta dal Mite con il Decreto n. 200 del 15 settembre 2022, in vigore dalla pubblicazione dell'avviso in Gazzetta,  non è la prima riapertura dei termini. A fronte delle risorse stanziate, la misura non ha riscosso il dovuto successo. Le riaperture dei termini mirano a coinvolgere un maggior numero di enti.
 

Fondo Kyoto, 166 milioni fino al 31 dicembre

Il Fondo Kyoto è nato per concedere finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici che ospitano scuole, asili nido, università, impianti sportivi (non compresi nel ‘Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane’ di cui al DL 185/2015), ospedali, policlinici e servizi sociosanitari.
 
In tutto sono disponibili poco più di 166 milioni di euro. Le domande possono essere inviate fino alle ore 24.00 del 31 dicembre 2022.
 


La procedura di ammissione alle agevolazioni è “a sportello”, quindi la precedenza è determinata dall’ordine cronologico di ricezione delle domande.
 

Fondo Kyoto, il bando da 200 milioni

Ricordiamo che il Fondo Kyoto è stato istituito dalla Finanziaria del 2007 e ha via via allargato la sua portata, includendo gli interventi per il risparmio idrico.
 
Nell’ambito del Fondo Kyoto, a giugno 2021 è stato pubblicato un bando da 200 milioni di euro, chiuso il 20 dicembre dello stesso anno.
 
Il bando non ha riscosso il successo sperato: dei 200 milioni disponibili, ne erano avanzati 187. A marzo 2022 il Mite ha quindi riaperto i termini fino al 31 luglio 2022.
 
Neanche questa volta la riapertura dei termini ha avuto successo: dei 187 milioni disponibili, ne sono stati richiesti circa 21. Per erogare la parte restante, pari a 166 milioni di euro, il Mite ha nuovamente riaperto i termini fino alla fine dell’anno.
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