Add Impression
Network
Pubblica i tuoi prodotti
End of waste, Ance chiede norme agili per la gestione dei materiali da demolizione

End of waste, Ance chiede norme agili per la gestione dei materiali da demolizione

I costruttori: affrontare l’economia circolare con un nuovo approccio e regole aggiornate alle tecnologie del settore

Vedi Aggiornamento del 02/12/2022
Foto: Bogdan Mircea Hoda©123RF.com
Foto: Bogdan Mircea Hoda©123RF.com
di Paola Mammarella
27/09/2019 - Riutilizzare i materiali derivanti dai processi di demolizione. Possibile se i materiali non sono più qualificati come rifiuti. Ma perché ciò avvenga sono necessarie regole chiare e aggiornate, che tengano conto dei sistemi produttivi e delle tecnologie utilizzate. Le norme esistenti spesso sono invece superate e superficiali.
 
Questa, in sintesi, la richiesta che l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ha avanzato durante l’audizione in Commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla normativa che regola la cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) e l'economia circolare.
 

Economia circolare e settore costruzioni

Il Vicepresidente Ance per Edilizia e Territorio, Filippo delle Piane, ha esordito ricordando la centralità del tema dell'economia circolare e l'approvazione di importanti documenti a livello nazionale ed europeo. La Direttiva 851/2018/UE in materia di rifiuti chiarisce quando un rifiuto cessa di essere tale e può essere riutilizzato. La norma europea riconosce la possibilità di adottare decisioni “caso per caso” in assenza di specifiche normative a livello europeo e nazionale.
 
A livello nazionale, il D.lgs 203/2003, che ha modificato il Codice dei rifiuti (D.lgs. 22/1997) prevede che negli appalti pubblici di lavori e di servizi almeno il 30% dei materiali impegnati derivasse da processi di recupero.
 
Per il settore costruzioni, ricorda delle Piane, la circolare attuativa è arrivata nel 2005, ma ha avuto scarso esito. “Da allora ad oggi - scrive l’Ance in una nota - a grandi proclami e slogan politici non hanno fatto seguito strumenti normativi in grado, davvero, di promuovere l’adozione di sistemi basati sulla circolarità delle risorse. Anzi il panorama normativo italiano, mutevole ed instabile, sembra connotarsi per una tendenza ad affrontare questioni tecniche e delicate con superficialità “normativa”, senza tenere conto della velocità a cui si muovono i settori e i procedimenti industriali con la conseguenza di ingenerare nuove e maggiori incertezze tra gli operatori, nonché alla fine di creare provvedimenti superati, inutili e complicati e quindi controproducenti.
 

Materiali da demolizione nel ciclo produttivo

L’Ance, ha ricordato delle Piane, ha seguito il processo per gestire il fresato d’asfalto come end of waste e sta collaborando con il Ministero dell’Ambiente per far entrare nel ciclo produttivo i materiali derivanti dalle demolizioni. Fino ad ora, lamentano i costruttori, le risposte del legislatore sono state inadeguate. Il testo è in fase di stesura da oltre due anni e propone procedure considerate insostenibili.
 
Non ha risolto la situazione, continua l’Ance, la norma inserita nel decreto “Sblocca Cantieri” (L. 55/2019), che ha invece generato nuovi dubbi. Tanto che la Provincia di Brescia ha preannunciato, nell’incertezza normativa, la revoca di più di 100 autorizzazioni alle attività di recupero di rifiuti, di cui oltre 70 riguardano impianti che operano per il settore delle costruzioni.
 
Ance ha chiesto di sanare le mancanze e le inerzie della normativa nazionale consentendo a Regioni e Province di rilasciare autorizzazioni caso per caso. Il Consiglio di Stato però è contrario e lo scorso anno, ha ricordato l’Ance, ha stabilito che la competenza di definire le condizioni per l’applicazione dell’end of waste è riconosciuta solo allo Stato.
 
Questa incertezza, denuncia Ance, non comporta solo danni all’ambiente, con il conferimento in discarica, e quindi il trasporto, di materie che invece potrebbero essere riciclate, ma implica anche costi a carico delle imprese.
 

Qualifica di rifiuto e DL Clima

Di cessazione della qualifica di rifiuto dovrebbe occuparsi anche il Decreto “Clima”. Nel testo ci sarà un articolo dedicato all’argomento, ma per il momento sono stati ipotizzati solo dei titoli: “Cessazione qualifica di rifiuto” nella prima bozza diffusa e “Misure per l’economia circolare, Norma End of waste” nel testo diramato il 25 settembre.
 
Il sottosegretario all'ambiente, Roberto Morassut, ha annunciato che il testo dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri venerdì 4 ottobre. Per quella data il testo sarà forse completato.
 
Le più lette