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Rifiuti edili, allo studio la decostruzione selettiva

Rifiuti edili, allo studio la decostruzione selettiva

I professionisti stanno elaborando un metodo per recuperare i rifiuti prodotti dalla trasformazione del territorio

Vedi Aggiornamento del 20/07/2022
Foto: kuningaskotka © 123rf.com
Foto: kuningaskotka © 123rf.com
di Rossella Calabrese
18/01/2019 - Definire le procedure per il recupero dei rifiuti derivati dalle attività di trasformazione del territorio. È questo l’obiettivo del tavolo tecnico sulla decostruzione selettiva - composto da esperti e i rappresentanti di UNI e della Rete delle Professioni Tecniche - che ha iniziato nei giorni scorsi i suoi lavori.
 
Ne dà notizia il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF) che partecipa al tavolo.
 
“Lo scopo di questo tavolo è di definire le prassi per stilare un piano di smaltimento rifiuti che rientri nei workflow digitali e permetta il recupero dei rifiuti così da tutelare l’ambiente e attuare uno sviluppo sostenibile” - ha dichiarato Stefano Villarini, Consigliere CONAF.
 
“Un obiettivo - prosegue Villarini - che si inserisce perfettamente nell’attività quotidiana dei dottori agronomi, in quanto titolari di competenze e conoscenze ambientali che consentono di salvaguardare e tutelare il territorio, avendo riguardo alle esigenze di sviluppo e di bioeconomia”.
 
“Il territorio, non solo quello urbano fortemente antropizzato ed edificato, è un contenitore che non può continuare ad assumere all’infinito nuove infrastrutture ed edifici” - ha sottolineato Sabrina Diamanti, Presidente CONAF.
 
“È dovere dei professionisti, a partire dai dottori agronomi e dottori forestali, saper gestire le attività di recupero con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, recuperare risorse e materiali, e saper riqualificare ambientalmente e territorialmente le aree in cui si interviene” - ha concluso Diamanti.
 
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