31/08/2017 - cc-tapisincontra Alex Proba, designer di origine tedesca, newyorkese di adozione, alla guida di uno studio di design multidisciplinare che spazia tra arte, grafica e product.
Il suo segno è riconoscibile: pattern geometrici ipercolorati presi in prestito dall'arte astratta o che giocano con il surrealismo, proiettati su tela, carta da parati o tappeti. E la collezione “The One or The Other” che Alex disegna per cc-tapis ne è chiaro esempio.
cc-tapis ha incontrato la designer nella sua casa newyorkese per parlare del suo lavoro e delle sue ispirazioni.
Da cosa hai tratto ispirazione per questa collezione?
La collezione 'The One or The Other' che ho disegnato per cc-tapis si ispira a materiali e textures del mondo naturale che ho abbinato nonostante le loro caratteristiche tessili fossero molto diverse. La collezione è una rappresentazione astratta di mondi unici che si scontrano e coesistono su un’unica superficie. Ma è anche una celebrazione del colore e del pattern, una positiva stimolazione dei sensi.
I tuoi disegni sono fatti a computer o a mano?
Principalmente i miei disegni sono fatti a computer, ma ci sono progetti che ho creato facendo collages con pezzi di carta e/o pitturando. Dipende dall’idea o dal concetto su cui sto lavorando. Se il progetto ha un approccio molto geometrico e lineare, il computer è lo strumento adatto per lavorarci. Se invece è di tipo più organico e libero, amo usare un metodo di lavoro analogico.
Cosa significa per te combinare grafiche contemporanee con un prodotto artigianale?
Il momento che preferisco quando combino grafiche contemporanee e geometriche con un prodotto artigianale fatto a mano è quello in cui perdo il controllo, superando la mia ossessione per la perfezione. Non esiste una linea dritta perfetta, e neanche un esatto match di colore quando a creare sono le mani di un artigiano. Questo mi sorprende e spesso il risultato è molto più bello dei miei disegni o delle mie aspettative. E’ veramente magnifico quando passi il progetto nelle mani di un artigiano perdendone il controllo.
Che significato ha per te la produzione artigianale?
E’ davvero importante per me e il mio lavoro. (Sfortunatamente) noi viviamo in un periodo storico in cui la maggior parte degli oggetti che possediamo e usiamo sono stati prodotti da una macchina e non da un essere umano. Spesso non abbiamo idea della provenienza di questi oggetti. È un peccato che alla maggior parte delle persone realmente non interessi, e questo per me è triste e devastante. I prodotti realizzati da artigiani hanno un’anima, e raccontano una storia che i prodotti industriali non hanno vissuto. Questi oggetti sono un pezzi d’arte e in qualche maniera sono vivi. Ogni prodotto è unico: tra loro ci sono sempre leggere differenze, anche se sembrano uguali.
Le tue grafiche sono sempre ricche di pattern e colori. Come riesci a combinare tutti questi elementi insieme?
Grazie mille per il bel complimento. In tutta onestà, è un processo che va per tentativi, e il più delle volte ho un’inclinazione naturale nell’accostare i colori. Lo faccio senza pensarci troppo. Mi fido del mio istinto e nel 99% dei casi scelgo il primo pattern o colore che mi viene in mente. Quando mi faccio troppe domande e cambio colori e pattern accade che non ottengo un buon risultato.
Ci sono consigli che puoi dare in tema di combinazione di colori e pattern?
Deve piacerti quello che crei. Se sei convinto al 100% che ciò che hai creato sia bello, allora puoi esser certo che lo sarà anche per altre persone. Se lo metti in discussione, lì avrai la tua risposta.
Se i tuoi tappeti potessero parlare, che cosa direbbero?
Direbbero: “Ti sto confondendo?”
Da dove nasce la tua passione per il colore?
Questa è davvero una domanda interessante. Divertente, non ci ho mai pensato e potrebbe essere difficile trovare il motivo della mia passione ma, pensandoci, viene dalla mia infanzia. Mia madre, medico, non intendendosi di design e di arte, quando cercava di arredare casa faceva sempre scelte discutibili. Mia nonna, che era una fiorista, era l’unica che aveva occhio per le cose belle che stessero bene insieme. Da lei non ho imparato solo a cucinare, ma anche ad osservare il mondo e a celebrare i colori, gli spazi, le piante e tanto altro. Mi ha insegnato a celebrare la bellezza, anche nelle cose più semplici.
Se venissimo nel tuo studio alle 7 del mattino, cosa troveremmo?
Questa è una bella domanda! Il mio studio è parte del mio appartamento, e quindi probabilmente mi trovereste mentre mi preparo per la corsa o mentre bevo un caffè, intenta a creare il mio classico “poster del giorno”.
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