31/05/2018 - Spesso, la natura stessa delle ristrutturazioni può richiedere soluzioni drastiche e sconvolgere la distribuzione esistente degli spazi.
Per l’ampliamento di questo bungalow a Melbourne, Brunswick West House, lo studio australiano Taylor Knights ha evitato una significativa riconfigurazione degli spazi interni esistenti, aggiungendo solamente un volume regolare di 50 metri quadri che è ora il nuovo cuore sociale della residenza: la zona living.
Per i clienti infatti, una coppia di creativi con un figlio adolescente, aggiungere "più spazio" non era mai stato l'obiettivo principale, quanto piuttosto optare per spazi flessibili e adattabili per il futuro.
Questo approccio ha permesso al progettista di operare su due fronti: il volume originale ospita ora le attività private (camera da letto e bagni) mentre il volume “di aggiunta”, costituito da salotto e la zona pranzo, è diventato il nuovo open space dell’intera residenza.
Una delle intenzioni di partenza era quella di progettare uno spazio in grado di ospitare l’ampia collezione di opere d'arte e di libri posseduta dalla famiglia. E’ stata proprio una delle stampe preferite della famiglia, l’ Upward (Empor) di Wassily Kandinsky, che ha ispirato il progettista e ha offerto l'opportunità di attingere da alcuni degli elementi geometrici – dai cui Taylor Knights ha preso spunto per i tagli triangolari delle finestre – e dalle tonali cromatiche dell'opera d'arte, che hanno costituito un riferimento guida nell’uso della palette di colori usati nel nuovo volume.
Il risultato è l'interazione tra le pareti bianche e il soffitto scuro rivestito in legno, e forse in modo più evidente, il pavimento in cemento verde salvia punteggiato di pietra blu scuro locale.
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