Philadelphia Museum of Art, 2017. Photo by Joseph Hu
28/11/2017 - Il Philadelphia Museum of Art ospita fino al prossimo 4 marzo 'Patricia Urquiola: Between Craft and Industry', la prima mostra personale dedicata alla designer spagnola.
Curiosa ed energica per natura, Patricia Urquiola si muove con disinvoltura tra design di prodotto, interior design e architettura, reinventando con originalità e versatilità le tradizionali tecniche di produzione, dagli oggetti e complementi di arredo ai rivestimenti marmorei.
'La Urquiola fa parte di una nuova generazione di designer – afferma Donna Corbin, curatrice della mostra – che adotta un approccio umanistico al lavoro. Esplora le possibilità dell'artigianato attraverso le nuove tecnologie, per ottenere qualcosa che sembra familiare ed evoca un senso di comfort'.
Per la prima volta condivideranno lo stesso spazio alcune fra le sue collezioni più iconiche, nate dalle collaborazione con diversi top brand del design italiano e internazionale. Brand ai quali è in molti casi legata anche da fortunate e oramai datate amicizie, come quella con Patrizia Moroso. In mostra tre sedute Moroso: Antibodi, un'esplosione floreale ottenuta tramite petali cuciti su una struttura a base triangolare; Fjord, un 'frammento di conchiglia levigato dalle onde' ispirato al design scandinavo di Arne Jacobsen; Lilo, che evoca il design modernista degli anni '50, nelle forme accoglienti e nella palette cromatica.
Per Cassina, di cui è oggi Art Director, è in mostra la collezione di imbottiti Beam Sofa: una trave rigorosa e architettonica come base, su cui modulare morbidi cuscini e creare composizioni sempre diverse.
Storica anche la collaborazione con B&B Italia, di cui il Philadelphia Museum sceglie due poltrone delle rispettive collezioni Husk e Crinoline.
“Chi guarda una poltrona deve percepire con l’occhio un senso di comfort mentale e non solo fisico”. La Urquiola trasferisce questa sua convinzione alla seduta Husk, disegnando una scocca rigida che contiene una cuscinatura soffice ed ergonomica.
Crinoline è una rivisitazione della classica sedia in rattan da esterni, realizzata con fili bicolore in polietilene o fibra naturale intrecciata.
La personale propone anche una selezione di tappeti. Dai pezzi colorati delle collezioni Bandas e Mangas Originaldisegnate per il brand spagnolo Gan, alla grafica astratta della collezione Visionidi cc-tapis, tappeti prodotti a mano in Nepal secondo le tradizionali tecniche di lavorazione artigianale.
Il colore, un elemento costante nei lavori della designer, trova una perfetta armonia anche nel cristallo, che diventa quasi etereo nei tavolini Shimmer di Glas Italia: grazie ad una finitura multicromatica cangiante, la colorazione della superficie varia in funzione dell’angolo di incidenza della luce e del punto di osservazione.
Per Kartellè stata selezionata la Jellies Family, una collezione che trasforma la rigidità del PMMA in un materiale apparentemente gelatinoso e morbido, prendendo in prestito le forme utilizzate in pasticceria.
In mostra anche le lampade Flos: Chasen eSerena, due pezzi che traggono ispirazione dalla natura e dall'Oriente. 'Chasen si ispira ad un antico strumento orientale, la tradizionale frusta in bamboo per la cerimonia del tè, in cui i delicati filamenti assumono forme sempre diverse”, racconta la designer.
‘Serena si rifà al mondo naturale, a foglie di forme e colori diversi che divengono i suoi diffusori, per giocare con la luce, riflettendola o lasciandola passare. E’ una luce che si vuole integrare, è una natura domestica”.
Tra i temi progettuali affrontati dalla Urquiola anche il rivestimento ceramico e ligneo. Le superfici scelte per la mostra giocano con i materiali e i decori del passato. Il rivestimento Déchirer di Mutina affronta il tema della tridimensionalità: decori e ricami retrò sono appena percettibili, in un gioco di stratificazioni, luci e ombre.
Con Biscuit Natural Genius di Listone Giordano il decorativismo dei classici pavimenti in legno della Reggia di Versailles viene reinterpretato attraverso segni morbidi e smussati.
L'allestimento ospita anche alcune delle opere architettoniche di Patricia Urquiola, tra cui il progetto Ideal House presentato al IMM Cologne 2005 e il Mandarin Oriental Hotel a Barcellona.
Il 18 novembre, Patricia Urquiola è stata premiata con il Design Excellence Award da Collab, il gruppo affiliato del Museo per il design moderno e contemporaneo.
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