10/02/2017 - Fino al 19 marzo 2017 prosegue il viaggio trasversale lungo quasi 60 anni tra design, architettura, e non solo, dedicato alla figura di Mario Bellini.
La mostra Mario Bellini. Italian Beauty si inaugura esattamente a trent’anni di distanza da quella a lui dedicata dal MoMA di New York nel 1987 che dava conto della sua attività di designer, già allora presente con 25 opere nella collezione permanente del museo americano. Proprio il 1987 è stato l’anno della svolta di Bellini che da allora si dedica prevalentemente all’architettura di grande scala e al disegno urbano.
Curatore della mostra è Deyan Sudjic, direttore del Design Museum di Londra. Con Ermanno Ranzani (architettura) e Marco Sammicheli
(design). Le installazioni video sono a cura di 3D Produzioni con la regia di Giovanni Piscaglia.
Il progetto di allestimento è dello stesso Mario Bellini che dal 1962 a oggi si è sempre appassionato anche a “mettere in scena” esposizioni d’arte e di architettura.
La retrospettiva occupa oltre mille metri quadrati del Palazzo dell’Arte, è articolata per temi in Portale, Galleria, Piazza e quattro Stanze e vuole soffermarsi sulla necessità e sul ruolo eversivo e salvifico della bellezza.
La mostra nasce come un omaggio all’opera poliedrica di un maestro italiano che ha ottenuto successo sia nella piccola scala (otto compassi d’oro, arredi e oggetti diventati icone che sono entrati nelle case e negli uffici di tutto il mondo); sia nella grande scala (Centri Congressi, Fiere, Musei progettati dal Giappone agli Usa, dalla Germania all’Australia e, nel 2012 il Dipartimento delle arti islamiche, per il Louvre di Parigi).
Ha dichiarato il progettista: "Mi emoziona oggi, che ho superato gli ottant’anni, “debuttare” con una retrospettiva proprio nella mia città, Milano. Che ora è al centro dell’attenzione di tutto il mondo. E mi fa piacere farlo su invito della Triennale, istituzione prestigiosa che fin da dopo la mia laurea al Politecnico nel 1959 è stata subito un punto fermo di riferimento."
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