07/02/2017 - Da domani lo Spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano ospita il progetto Savage Architecture, una mostra e un libro curati da Davide Sacconi che raccontano la ricerca di Gian Piero Frassinelli all'intersezione tra architettura e antropologia e la sua collaborazione con lo studio 2A+P/A.
L'evento rappresenta un'opportunità per approfondire il ruolo di Frassinelli all'interno del Superstudio e per discutere sull'influenza trasversale sulle discipline che il collettivo ha avuto negli ultimi cinquant'anni.
Savage Architecture guarda al primitivo senza il peso del progresso e dello sviluppo, ma con la libertà del barbarico, la saggezza dell'ancestrale e la profonda consapevolezza che il sapere architettonico è sempre anche collettivo. Si tratta del difficile ma necessario raggiungimento di una tensione tra libertà e controllo, narrazione e tecnologia, espressione individuale e riti collettivi.
Savage Architecture è un viaggio all'origine della relazione tra architettura e uomo, pensato in quattro tappe: dal progetto di un Centro Studi di Antropologia, inedita tesi di laurea di Frassinelli redatta nel 1968, fino agli scenari distopici e rivelatori delle Dodici Città Ideali (1972). Il percorso proseguirà verso la recente collaborazione tra Frassinelli e 2A+P/A con la proposta per il Museo Etnografico di Budapest, nel 2014, per terminare nel progetto di un archetipo per un Archivio Centrale delle Culture Umane, datato 2015.
La mostra, che dopo l'Architectural Association di Londra farà tappa a Milano prima di proseguire per Parigi e Roma, e il libro, pubblicato da Black Square nel 2016, saranno presentati e discussi da Gian Piero Frassinelli (Superstudio), Gianfranco Bombaci e Matteo Costanzo (2A+P/A) e con Marco Biraghi e Valter Scelsi.
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