26/09/2016 - Pietra e colore sono i protagonisti delle novità firmate ImolaCeramica by Cooperativa Ceramiche d'Imola che verranno presentate in questi giorni al Cersaie. Genus, Play e X-Rock: 3 collezioni dal carattere deciso e giocoso.
Genus - L’evoluzione dello stile
Un nome che si rifà alla lingua latina per rimarcare al meglio la genesi creativa della collezione. Genus, come germe, come origine, come nuova evoluzione.
Cooperativa Ceramiche d'Imola prende ispirazione e reinterpreta soggetti naturali, sviluppando caratteristiche e contaminazioni assolutamente inedite per offrire così al mercato una proposta unica che non teme comparazioni.
La base di partenza: un marmo bianco, un marmo/pietra beige e una pietra nera. Dai tre colori principali si sviluppano un’infinità di lastre, che sono poi state selezionate con lo stesso procedimento che avviene nelle cave naturali, dividendole per purezza e cromatismo.
PLAY – ISolutions by Imola
Gioca e combina le piastrelle per un rivestimento allegro ed originale. Play è la nuova collezione in bicottura di Imola, realizzata nel formato 20x60 cm, dalla superficie satinata e dalla grafica estremamente morbida: l’effetto è quello di una tinta unita con una piacevole tattilità.
Play invoglia la composizione: al bianco, colore neutro per eccellenza, possono essere abbinati sei fondi, dalle nuance attuali e moderne (verde, lavanda, malva, blu scuro, tortora, giallo) ed un’ampia gamma di decori (pois, elementi geometrici, righe) per una casa informale e ricca di colore.
X-Rock - Forza dinamica
Dalla forza dinamica delle diagonali nasce X-Rock. X sottolinea la natura innovativa della collezione, Rock ne contestualizza la provenienza: la roccia, la pietra.
È il primo progetto che interpreta una pietra dove quello che vedi non è ciò che è: la superficie appare spigolosa ma in realtà è morbida; sembra a tinta unita ma non lo è; sembra non riflettere ma camminandoci sopra tutto cambia.
A partire da pietre di provenienza asiatica, la ricerca è poi stata condotta in questo modo: i campioni sono stati decolorati al fine di ottenere una superficie dove fosse visibile solo la grafica e non il suo cromatismo superficiale.
Le superfici ‘sbiadite’ sono state lavorate in due modi: attualizzandole con colori moderni ed inserendo poi, in corrispondenza delle spaccature originali della pietra, pigmenti di quarzi e di minerali, tipici della pietra naturale.
X-Rock trae così ispirazione dalla pietra reinterpretandola in modo non convenzionale.
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