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Iris Tondo

Rudolf Steiner. L’alchimia del quotidiano
Vitra Design Museum presenta la prima grande retrospettiva sull'opera dell'architetto
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18/10/2011 - Rudolf Steiner (1861 – 1925) è stato uno dei riformatori più influenti e al contempo più contestati del XX secolo. Ha fondato la scuola steineriana, ha ispirato artisti del calibro di Piet Mondrian, Wassily Kandinsky o Joseph Beuys ed è ritenuto uno degli ideatori dell’architettura organica. In occasione del 150° anniversario dalla sua nascita, il Vitra Design Museum ha inaugurato, sabato 15 ottobre, la prima grande retrospettiva della sua opera.

A cornice dell’esposizione un programma di iniziative unico nella storia del museo dedicato all‘influenza di Steiner nel design, nell’arte e nella società, che approfondisce anche il suo operato nella regione di Basilea, a ragion veduta, visto che qui si trova il centro ancor oggi più importante al mondo del movimento antroposofico promosso da Steiner.

Steiner realizzò il suo capolavoro architettonico a soli 15 km dal Vitra Design Museum, a Dornach: il Goetheanum costruito tra il 1924 e il 1928, pietra miliare della storia dell‘architettura – mai prima di allora, infatti, il calcestruzzo era stato impiegato in tale misura per erigere una scultura. L’orizzonte di Steiner però va molto al di là dell’architettura e del design. Steiner, studioso delle scienze umane, sostenne una concezione dell’uomo globale e divulgò in oltre 5000 conferenze la Weltanschauung dell’antroposofia, nella quale si dovrebbero fondere arte, scienza e spiritualità. Centinaia di cliniche, di istituti bancari, di fattorie e di scuole steineriane testimoniano la diffusione dei pensieri di Steiner. Molti aspetti sono già introdotti nella nostra società – sia nella biocosmesi, che in una maggiore consapevolezza ambientale, sia nei prodotti provenienti da agricoltura biodinamica.

Al fine di avvalorare la complessità dell’opera di Steiner, il Vitra Design Museum ha riunito una profusione di pezzi di esposizione, tra i quali si possono ammirare 45 mobili, 46 modelli, 18 sculture, oltre 100 disegni e progetti originali, ma anche decine di altri documenti: da manifesti, fino alle lettere inviate a Steiner da Franz Kafka, Piet Mondrian o Else Lasker-Schüler. Film preespressionistici nonché lavori di Wassily Kandinsky, Lyonel Feininger, Erich Mendelsohn, Bruno Taut o Frank Lloyd Wright illustrano l’intensa interazione tra Steiner e suoi eminenti contemporanei. Si documenta altresì il legame tra Steiner e i creativi moderni, per esempio con opere di Olafur Eliasson, Konstantin Grcic o di Ronan & Erwan Bouroullec.

Nell’esposizione il visitatore impara a conoscere Steiner dapprima inserito nel suo contesto temporale e comprende così che venne influenzato sia dal Liberty che dal Cubismo, dall‘Espressionismo e dai diversi Lebensreformbewegungen dei primi anni del XX secolo. Anche la critica, ripetutamente rivolta a Steiner, viene qui tematizzata – sia che si riferisca alle sue opinioni in merito allo sviluppo dell’umanità, sia che riguardi la sua pedagogia. Nella seconda parte dell’esposizione si passa alla presentazione di come Steiner distillasse dai diversi influssi del suo tempo un’estetica del quotidiano completamente nuova. Da Goethe Steiner adottò stimoli nel campo della simbologia dei colori, nonché il concetto di una teoria della metamorfosi, che per lui costituì la base di una nuova estetica organica in architettura e nel design.

Da questi stimoli, nacquero mobili e costruzioni aventi particolari forme cristalline o arcuate, i cui paralleli con i progetti di creativi moderni sono a volte sorprendenti. Nella terza parte, l’esposizione illustra come Steiner traesse dai suoi pensieri riformistici applicazioni pratiche – dalla medicina alla pedagogia, fino all’arte di movimento dell’euritmia e ai complessi modelli geometrici. Alcuni dei punti salienti del percorso sono rappresentati dalla ricostruzione di due Farbkammer (stanze cromatiche) di Steiner risalenti al 1913, che nell’esposizione sono presentate come camere agibili.

L’esposizione, il programma di iniziative e il catalogo mostrano nel loro insieme la figura di una persona la cui Weltanschauung ed estetica posso essere controverse, la cui importanza storica però rimane indiscussa. Quanto ai conflitti religiosi, alle crisi economiche e ai nuovi orientamenti ecologisti, tutto il pensiero di Steiner sperimenta oggi una rinascita. Steiner ha ugualmente anticipato le tendenze nel design e nell’architettura moderna: l‘ispirazione a forme organiche, che oggi caratterizza anche le sculture architettoniche di Frank Gehry o Herzog & de Meuron. Finora Steiner era conosciuto soprattutto come fondatore delle scuole Waldorf (steineriane) e come pensatore alternativo. L’esposizione „Rudolf Steiner – L’alchimia del quoditiano“ fa capire che deve invece essere anche annoverato come il creativo più straordinario del XX secolo.

Rudolf Steiner – L’alchimia del quotidiano
Programma di iniziative

L‘esposizione "Rudolf Steiner – L’alchimia del quotidiano"  palesa che design è collegato a molti altri temi di grande rilevanza sociale: dall’arte e dall’architettura, alle scienze naturali e alla tecnica, fino agli interrogativi di etica e spiritualità. Gli influssi sulla vita pratica di una così radicata sensibilità per il design sono particolarmente presenti ancora oggi nella regione di Basilea, poiché Steiner vi ha dimorato per svariati anni. Il Vitra Design Museum prende spunto da questo per un programma di iniziative coordinato all’esposizione „Rudolf Steiner – L’alchimia del quotidiano“, offrendo così la possibilità di seguire le orme di Steiner nella regione, di confrontarsi con Steiner, di criticare e di cercare riferimenti al design e all’architettura contemporanei.

Tra le manifestazioni il programma prevede: conferenze, workshop, performance di danza, anteprime cinematografiche, serate a tema, escursioni e molto altro ancora. Alcuni eventi sono dedicati alle idee e alle iniziative proprie di Steiner, altri ricercano i paralleli nelle tendenze moderne, ad esempio nell’edilizia organica, nella bionica, negli interrogativi sulla sostenibilità o sugli aspetti sociali di progetto. Tra i molti illustri partecipanti al programma di manifestazioni interverranno i designer Jerszy Seymour e Werner Aisslinger, l’architetto Jürgen Mayer H., lo studio Graft Architekten, l’attore Urs Bihler nonché artisti, scienziati e imprenditori provenienti da settori diversi.
Le manifestazioni si svolgeranno tra ottobre 2011 e aprile 2012 presso il Vitra Design Museum, ma anche presso i partner associati dell’intera regione, tra cui annoveriamo il Kunstmuseum di Basilea, il Museo d’arte contemporanea, lo Schweizerische Architekturmuseum, l’Archivio di stato della città di Basilea (Staatsarchiv Basel-Stadt), l’Archivio Rudolf Steiner, nonché il Goetheanum, il Paul-Schatz-Archiv e l’Unternehmen Mitte di Basilea.

  Scheda evento:
Mostra:
15/10-01/05 VITRA DESIGN MUSEUM - WEIL AM RHEIN
Rudolf Steiner


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