Giovani e talentuose, Irene Galluzzo e Camilla Mosconi portano le proprie passioni e visione del mondo nella collaborazione con beWall. Tratti progettuali molto distanti i loro, ma le accomuna la curiosità e il viaggio di scoperta di terre lontane, considerati il vero motore creativo, oltre all’uso del colore, deciso, senza esitazioni.

 

Irene Galluzzo è un’artista multidisciplinare che realizza disegni fatti a mano per il tessile e le superfici, indaga diverse tecniche pittoriche e si lascia influenzare dal desiderio di avvicinare le culture che abitano il mondo. Il concetto di ripetizione è elemento ricorrente su cui si basa la sua ricerca. 

Camilla Mosconi è invece cresciuta in una famiglia che amava l’arte e coltivava la creatività anche attraverso i viaggi, passione che ha nutrito dopo gli studi e il corso di arti visive alla Naba. Ora vive tra Brasile e Uruguay dove continua il suo percorso artistico tra pittura, illustrazione, fotografia e design.

 

Irene Galluzzo pensa per beWall a tre collezioni che si articolano in un percorso sensoriale di immagini e parole, fondendosi in un unico scenario domestico. La carta da parati Lei, la luna si caratterizza per il disegno composto da forme geometriche che rievoca il passaggio dal giorno alla notte espresso da un panorama metafisico.

Nella grafica Foliage sono le foglie, con le loro trame e i loro dettagli, ad essere l’oggetto di studio di questa carta da parati. Come un mondo osservato da vicino, attraverso la lente d’ingrandimento della propria immaginazione.

Mentre con Bird ampie forme vengono riempite di colore, lo stesso decoro viene declinato in tre tonalità differenti per immergerci in altrettanti differenti stati d’animo.

Camilla Mosconi presenta invece due decori per la collezione Colibrì, qui la carta da parti accoglie un mondo fatto di spiriti e leggende e la curiosità della cultura millenaria giapponese ricca di immagini, arte e tradizione. 

La sua passione per le linee dell’arte orientale, la calligrafia, la semplicità di un gesto impresso su carta bianca si riflettono sulla sua tecnica a penna biro su compensato. I suoi alberi sono il contatto più profondo che è riuscita a instaurare con la natura che la circonda, creando con i tratti una meditazione difficile da interrompere.