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Come sarà il MoLo | Mobility and Logistic hub di Milano
Al posto del Padiglione Zero di Expo 2015 sorgerà un edificio green, funzionale e iconico
Autore: cecilia di marzo
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26/08/2022 - MoLo. Questo il nome della nuova architettura-infrastruttura, all’interno dell’area West Gate del MIND Milano innovation district, localizzata nel Comune di Rho, il cui team di progetto è composto da MAD architects, Architetto Andrea Nonni, Open Project srl e Progeca srl.
 
L’acronimo sta per Mobility and Logistic hub e sarà un progetto di riferimento nell’area che ha ospitato Expo Milano 2015, al posto di quello che è stato il Padiglione Zero.

West Gate è l’ambito di trasformazione ad ovest di MIND e il MoLo sarà una cerniera di connessione con le principali infrastrutture della mobilità lato Rho, un parcheggio multipiano che ospita 1500 posti auto distribuiti su 5 dei 7 livelli fuori terra, a cui si aggiunge un piano interrato. Sarà anche un punto nevralgico per l’attrattività dovuta al mix funzionale al suo interno. Un raccordo che mette in relazione i luoghi e le azioni che si compiono in quei lembi di tessuto urbano. Snodo e approdo, allo stesso tempo.
 
Lo sviluppo dell’area West Gate mira a seguire i valori fondamentali e la visione di MIND: riunire attività educative, di ricerca, creative, culturali e commerciali per creare un distretto dell’innovazione che si completa su un palcoscenico europeo e globale.

Il MoLo, posto a termine del Decumano, sarà quinta e porta di accesso per chi arriva a MIND da Rho e dalle grandi direttrici, ma anche punto focale per il contesto circostante.
 
Il common ground costituisce il tessuto connettivo pubblico che integra le principali funzioni private dell’area e il MoLo per la sua posizione e configurazione, e per le attività di servizio che accoglie, è inserito in questo sistema urbano con un forte carattere di permeabilità (fisica e visiva), favorendo incontri e scambi fra le aree pubbliche e private, di accesso e fruizione fluida degli spazi.
Nel progetto vengono definiti diversi livelli di accessibilità, in relazione diretta con lo spazio aperto intorno, o con collegamenti almeno visivi attraverso un sistema di partizioni trasparenti. La scelta dell’attività commerciale al piano terra è stata studiata anche per riuscire ad attivare le aree e favorire i flussi di persone. Attraverso le lobby anche il parcheggio diventa un elemento di permeabilità e connessione dell’edificio con il contesto.
 
Sette piani fuori terra e un piano interrato, il MoLo raggiunge un’altezza massima di 28,5 metri e si estende in lunghezza per circa 170 metri per una larghezza di 50, con una superficie esterna lorda di circa 68.800 mq e una superficie lorda pari a circa 11.195 mq.
 
L’impostazione planivolumetrica e architettonica enfatizza il ruolo urbano rappresentato da questo volume e risponde in modo coerente agli obiettivi funzionali, spaziali e paesaggistici indicati da LendLease e previsti dal masterplan. La collocazione fisica dell’edificio lo rende un elemento di accesso all’area, anche simbolicamente, una porta e anche la chiave, poiché offre una serie di servizi necessari all’intero comparto e ai cittadini.
 
Il masterplan di MIND è stato impostato per incentivare e potenziare la mobilità sostenibile e leggera, con spazi a misura d’uomo al centro della progettazione: il MoLo è pensato come primo varco che permette di accogliere le auto che devono raggiungere l’area, offrendo la maggior parte della sua superficie per la realizzazione di parcheggi pertinenziali per diversi lotti dell’area West Gate e per quelli pubblici a servizio delle attività previste nell’edificio, ma anche per l’adiacente Ospedale Galeazzi.
 
Il parcheggio prevede le necessarie predisposizioni per l’elettrificazione per ogni posto auto e stalli fin da subito riservati a veicoli elettrici/ ecologici – basso emissivi.
 
Un’architettura-infrastruttura a servizio del sito: oltre al parcheggio, a cui si aggiungono decine di posti- bici, l’edificio ospita anche una centrale impiantistica nodale per la strategia energetica di tutta l’area Westgate (energy center), un’area supermercato, al piano terra, locali destinati all’attività lavorativa (uffici) in spazi dedicati nella parte a sud e laboratori all’ultimo piano. In copertura sono collocate tutte le componenti impiantistiche dell’edificio oltre ad un campo fotovoltaico. Al piano sesto sono ricavate e trattate a verde delle aree che contribuiscono a mitigare l’impatto edilizio attraverso l’estensione di superfici drenanti, attrezzate anche con un sistema di fioriere sui fronti est/ovest.
 
I driver dell’accessibilità e della permeabilità sono diventati un vincolo e un’opportunità di progetto: in corrispondenza dell’asse del Decumano e proporzionalmente alla massa complessiva, sarà aperta una galleria che taglia trasversalmente il piano terra nella parte centrale dell’edificio, amplifica l’area del common ground e disegna un nuovo spazio urbano, rendendo più fluide le relazioni con la viabilità esterna e interna, e l’approdo delle linee di trasporto pubblico, migliorando così anche l’invito a raggiungere i percorsi di collegamento del parco Rho-Arese. Non solo, questa “finestra” permette di godere della vista del Decumano anche a ovest, lato Rho, dal viadotto autostradale e dal sottoviadotto, offrendo un primo contributo per la generale riqualificazione della zona.
 
A coronare il portale-galleria un elemento architettonico che diventa simbolico per l’edificio: una scala metallica, che sale da terra, quasi a cornice della galleria, fino all’ultimo piano. Alla verticalità dell’elemento puntuale si contrappone il design delle facciate del MoLo, accentuato da una forte orizzontalità attraverso i piani di parcheggio (aperti) marcati dai parapetti di sicurezza, dalle fioriere sorrette dai pilastri e con elementi luminosi che enfatizzano il verde fino alla copertura.
 
In coerenza con la scala del sito di MIND, il MoLo offre un contributo all’intera composizione urbana, con una facciata a sud pensata per esprimere al meglio l’appartenenza all’intero sistema della Promenade e della Central piazza, attraverso un portico al piano terra in continuità con quelli esistenti e con le logge verdi inserite ai piani superiori: un punto di vista privilegiato con affaccio diretto sull’albergo e connessione con l’interno delle aree per uffici previste in questi spazi.
In particolare, il piano terra dell’ala sud è stato concepito nel rispetto dei caratteri del Podio - elemento comune attivatore del common ground - che movimenta flussi e interazioni tra spazi e persone, attraverso la lobby degli uffici e un’attività commerciale.

Il piano terra, fronte sud-est si caratterizza per un volume a doppia altezza, caratterizzato dal colonnato che richiama il linguaggio comune di tutti gli edifici del West Gate e da una pensilina con un forte aggetto. Allo stesso tempo si distingue il volume vetrato del piano terra, caratterizzando l’”angolo speciale” che si affaccia sui luoghi della rete dei percorsi pubblici del West Gate. Parallelamente anche il fronte nord è stato sviluppato e qualificato come indicatore urbano in linea con le relazioni con il territorio in quella direzione.
Le facciate di MoLo sono caratterizzate da un’alternanza di pieni, vuoti e verde, verticale, rampicante e decombente: un edificio green integrato nel common ground, un’architettura funzionale e iconica che crea relazioni fra tutti gli elementi che compongono il nuovo tessuto.
 

  Scheda progetto: MoLo | Mobility and Logistic hub
MAD Architects
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