Aljos?ha - Work for FUTURO Gallery, Nizhny Novgorod, Russia, 2018
25/11/2019 - Fino a domani 26 novembre l’Istituto Santa Maria della Pietà di Venezia ospita la mostra di artisti moscoviti Constructed Situations, che indaga il processo di alienazione dell’uomo rispetto alla natura, mettendo in questione quale sia il nostro posto nell’ecosistema globale, da noi solo parzialmente controllabile.
Fino a che punto gli uomini possono intervenire nel recesso di evoluzione attraverso la tecnologia, ella convinzione di controllare l’ecosistema? Oppure questo intervento è parte dell’evoluzione stessa? E tutti gli eventi catastrofici causati da questi interventi sono solo un altra fase nello sviluppo e nella crescita naturale dell’ecosistema?
Gli artisti hanno creato situazioni ed ecosistemi mettendo in movimento gli elementi che li costituiscono, ma senza intervenire per controllarne il comportamento. Hanno cercato di indagare la natura della nascita del sistema e della sua evoluzione. Il loro ruolo è di ricostruire le condizioni in cui gli eventi si verificano piuttosto che cercare di inventarle in maniera fine a sé stessa. Costruiscono mondi e osservano il loro sviluppo.
Nel corso della mostra verranno esposte tre video installazioni: Drawing Lesson di Alexandra Paperno, Fragile Island di Tatyana Akhmetgalieva ed Eclipse di Margo Trushina. Insieme ad esse, Kirill Garshin presenterà dei lavori dalla sua ultima serie Nocturnal Animals, che variano da olii su tela e acquerelli a tecniche miste su tavola. Vadim de Grainville (Grigoryan) esporrà la serie di incisioni Spice Orgy, esibita presso il Palais de Tokyo a Parigi nel 2015. Ilya Fedotov-Fedorov creerà una scultura vivente mentre Aljoscha lavorerà ad una installazione site specific su larga scala usando tecniche miste e vetro acrilico.
Secondo i famosi filosofi tedeschi Theodor Adorno e Max Horkheimer, “il disastro d’oggigiorno è causato dal cieco dominio d’uomo sulla natura e, più ampiamente, dal dominio d’un uomo sull’altro. Nella società dove la cultura ad ogni costo anela al progresso tutto ciò che è “diverso” viene negato, sfruttato oppure eliminato. Alla base di tale comportamento sta il timore irrazionale dell’incertezza. I mezzi possono esser sempre più raffinati, lo sfruttamento – sempre meno diretto. Ma il predominio sta crescendo e il suo motore è il desiderio umano di consumare, per soffocare l’ansia e il timore dell’incertezza” (Theodor Adorno, Max Horkheimer, Dialettica dell'Illuminismo, 1947).
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