11/11/2019 - Stefano Boeri Architetti firma, per Grupo Karim’s, il progetto di una nuova Città Foresta in Messico, che occuperà una superficie di 557 ettari e ospiterà 130 mila abitanti, restituirà al verde una grande superficie di terreno, su cui avrebbe dovuto sorgere un grande centro commerciale, e ospiterà 400 ettari di superfici verdi con 7.500.000 piante (appartenenti a 400 specie diverse) di cui 260.000 alberi, circa 2.3 alberi per abitante, e la restante parte composta da arbusti e cespugli.
Grazie ai nuovi grandi parchi, ai tetti giardino e alle facciate verdi verranno restituite alla natura le superfici da questa attualmente occupate con un’equivalenza perfetta tra superfici vegetali e quelle costruite. Un progetto che prevede di assorbire 116.000 tonnellate all’anno anidride carbonica con 5.800 tonnellate di CO2 stoccate per anno.
Smart Forest City - Cancún sarà la prima Città-Foresta del nuovo millennio, una “città aperta” e internazionale ispirata ai valori dell’innovazione tecnologica e della qualità ambientale.
Un polo ad alto valore di innovazione dove si insedieranno dipartimenti universitari, organizzazioni, laboratori e aziende che nel mondo si stanno occupando dei grandi temi della sostenibilità ambientale e del futuro del pianeta. Al suo interno nasceranno alcuni centri di ricerca e sviluppo destinati a ospitare studenti e ricercatori provenienti non solo dalle università messicane, ma dalle accademie più qualificate del mondo.
Grazie al contributo dello studio tedesco Transsolar, Smart Forest City - Cancún è pensata come un insediamento autosufficiente dal punto di vista energetico. Un anello perimetrale di pannelli fotovoltaici e un canale di acqua collegato con un impianto ipogeo al mare, permetteranno di alimentare la città in modo sostenibile e di sviluppare un’economia circolare per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua, elemento chiave del progetto, raccolta all’ingresso della città con una grande darsena e una torre di desalinizzazione, e distribuita da un sistema di canali, anche navigabili, che servirà l’intero insediamento e irrigherà anche la cintura esterna di campi agricoli.
Questa nuova città sarà all’avanguardia anche dal punto di vista della mobilità: MIC (Mobility in Chain) ha proposto un articolato sistema di trasporto che prevede che sia i residenti che i visitatori lascino ai bordi della città ogni veicolo a combustione e che la mobilità interna sia unicamente elettrica e semiautomatica.
Il progetto urbanistico di Smart Forest City - Cancun è pensato secondo i principi di un Urbanistica Non Deterministica. Definite le grandi invarianti della struttura urbana - relative alle infrastrutture energetiche, alla mobilità, al verde, alla presenza dei principali nuclei di ricerca e sviluppo, al diritto di ogni abitante ad avere a disposizione tutti i servizi ad una distanza pedonale e ciclabile congrua – la città prevede una grande flessibilità nella distribuzione delle diverse tipologie edilizie ad architettoniche che potranno essere diversamente articolate nei cinque grandi comparti previsti dal Master Plan.
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