Foto Marco Longari
16/09/2019 - Visions from Europe promuove una visione originale e contemporanea di Matera e della Basilicata attraverso lo sguardo di 56 fotografi Europei. Un docente ed uno studente per ognuna delle 28 scuole di fotografia dalle 28 nazioni Europee invitate, sono stati ospitati in Basilicata per una residenza artistica tra aprile e luglio 2019, così da realizzare una personale produzione di immagini fotografiche, alimentando il corpo della ricerca iconografica atta a celebrare Matera, Capitale della Cultura 2019.
La mostra, che si inaugurerà nella cornice romanica di Palazzo Viceconte il 20 settembre e ospitata nel Museo Pino Settanni, è il risultato di un lavoro esclusivo, una visione del territorio di Matera e dei suoi abitanti realizzata nell’ambito di un progetto di didattica internazionale. È una produzione in cui ognuno dei partecipanti, nella massima libertà espressiva, ha sviluppato la propria idea e stilisticamente rappresentato la percezione del territorio.
Le 56 residenze artistiche sono state sviluppate nell'arco di tre mesi e hanno prodotto migliaia di immagini. Una prima selezione è stata fatta una prima selezione dagli stessi autori mentre i due curatori, Francis Kohn e Cosmo Laera, hanno successivamente selezionato le opere che compongono la mostra, che verrà donata all’Archivio della Città di Matera.
Nel corso del progetto sono stati realizzati vari incontri pubblici con diversi autori, che hanno presentato la loro attività di ricerca e di produzione fotografica.
L’esposizione si compone di oltre 150 fotografie che esprimono valori artistici, sensibilità formale e caratteristiche generazionali differenti poiché per ogni diversa nazione c'è stata una doppia produzione da parte di docente e studente con modalità legate all'età o all'esperienza.
Il risultato è una stupefacente costruzione della visione di Matera e del territorio, la mostra abbina agli aspetti noti della città dei sassi la realtà della vita quotidiana e dello sviluppo che il titolo di patrimonio dell'umanità dell'Unesco ha generato.
L'uso del linguaggio fotografico contemporaneo e la contestuale lettura internazionale della città sono il perno su cui si è realizzata una iconografia di ricerca e sperimentazione formale, di adeguata rilevanza sociale.
La mostra resterà aperta fino al 22 ottobre 2019.
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